Il sito Rest of World propone un profilo di Horace Luke, imprenditore che in passato ha lavorato per aziende quali Microsoft e HTC su progetti quali l’Xbox e dispositivi Android, e che da tempo è ossessionato dall’idea della mobilità elettrica.
Nel 2011, Luke ha fondato Gogoro, azienda nata osservando la marea di motociclette e scooter che circolano a Taipei (Taiwan); da qui l’idea di proporre veicoli che offrono il “battery swap”: quando l’utente deve ricaricare il veicolo, non deve attendere alla colonnina ma può effettuare lo scambio batteria (quella scarica con una scarica) presso una qualunque stazione di servizio, attendendo solo i pochi minuti necessari per l’operazione, alla stregua dell’attesa per il rifornimento carburante.
Vari investitori e produttori di veicoli ritenevano non fattibile l’idea ma invece si è rivelata vincente e attualmente le stazioni di battery-swapping di Gogoro sono comunissime a Taiwan: la rete vanta circa 400.000 scambi di batterie al giorno per 526.000 rider.
Secondo il governo taiwanese, lo scorso anno il 12% di tutti gli scooter venduti nello Stato insulare dell’Asia orientale erano elettrici, e il 90% di questi supporta il battery swap di Gogoro.
Per rendere la sua idea realtà, Luke ha dovuto non solo sviluppare in proprio le batterie ma anche i primi veicoli in grado di sfruttarle, oltre al software di gestione che permette la gestione senza intoppi di tutto il network.
L’azienda creata da Luke ha ora intenzione di espandersi e progetti pilota sono previsti in Germania, India, Indonesia, Israele, Filippine, Singapore e Corea del Sud.
L’idea del battery swap non è una novità ma già nel 1912 una idea di questo tipo era stata proposta da General Elecric, progetto poi abbandonato a favore dei veicoli alimentati a combustibili fossili. Anche Nissan e Renault avevano lavorato a un progetto simile nel 2007 e Tesla nel 2012 aveva effettuato tentativi analoghi, idea in seguito abbandonata in favore della rete Supercharger.
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