Google ha recentemente mostrato Bard, quello che dovrebbe essere un rivale di ChatGPT, chatbot basato su intelligenza artificiale e machine learning specializzato nella conversazione con un utente umano.
Google ha spiegato che Bard combina “l’ampiezza della conoscenza mondiale” con “l’intelligenza, la potenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”, utilizzando le informazioni presenti sul Web per fornire “risposte aggiornate e di alta qualità”.
Big G afferma che può essere uno strumento per la creatività e un trampolino di lancio per la curiosità: per esempio, aiutando a spiegare a un bambino o una bambina di 9 anni le nuove scoperte fatte grazie al telescopio spaziale James Webb della NASA, o per saperne di più sui migliori attaccanti di calcio in questo momento, o per ottenere consigli su come migliorare le proprie competenze.
A questo proposito nella filmato dimostrativo del comunicato stampa di Google non è stata fatta una bella figura. Nella GIF animata che mostra esattamente il tipo di domanda alla quale accennavamo sopra relativa al telescopio James Webb, Bard suggerisce di che il telescopio ha «scattato la prima fotografia di un pianeta esterno al nostro sistema solare». Questa risposta è sbagliata, come ha notato una dottoranda di astrofisica dell’Università di Los Angeles: la prima immagine di un esopianeta è stata in realtà scattata dal Very Large Telescope cileno nel 2004. Un dato che si sarebbe potuto scoprire mediante una «semplice ricerca su Google» da notare ironicamente la ricercatrice.
Unfortunately a simple google search would tell us that JWST actually did not "take the very first picture of a planet outside of our own solar system" and this is literally in the ad for Bard so I wouldn't trust it yet https://t.co/OS8AMyLQRu
— Isabel Angelo (@IsabelNAngelo) February 7, 2023
L’errore mette in chiaro come questo tipo di “strumenti di conversazione” basati sull’intelligenza artificiale siano tutt’altro che affidabili. Saprà fare meglio Mirosoft con il nuovo motore di ricerca Bing e il browser Edge potenziati dall’Intelligenza Artificiale? La multinazionale di Mountain View promette di essere impegnata per garantire “risultati più pertinenti, tempestivi e mirati, con una maggiore sicurezza”; riferisce ancora di stare implementato intenzionalmente delle misure di salvaguardia per “la difesa da contenuti dannosi”, lavorando per affrontare questioni come la disinformazione, il blocco dei contenuti, la sicurezza dei dati e la prevenzione della promozione di contenuti dannosi o discriminatori, “in linea con i nostri principi di AI”.
L’errore grossolano di Google Bard al suo debutto, inerme o quasi su Twitter, ha scatenato timori tra gli investitori che hanno fatto crollare del 9% circa la quotazione di Big di in borsa, con una perdita stimata di 100 miliardi di dollari. Come segnala Sole24ore, al contrario, il lancio di successo di Microsoft Edge e Bing con una evoluzione di chatGPT integrato ha fatto salire la quotazione in borsa del 3%.
L’AI promette di migliorare la ricerca a vantaggio di miliardi di persone ma è chiaro che i risultati ottenibili con queste tecnologie dovranno essere sempre e comunque scremati e presi con le molle: non sempre è facile e possibile distillare in un formato semplice informazioni complesse e prospettive multipl; servono più che altro ottenere rapidamente un quadro generale: tocca come sempre all’utente approfondire, sia che si tratti di cercare punti di vista diversi, sia che si tratta di argomenti specifici.
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