Biel Glasses e Panasonic hanno presentato degli occhiali smart, indicati come un ausilio ottico per le persone ipovedenti, frutto di una collaborazione nata nel 2021.
Start-up con sede a Barcellona, Biel Glasses è stata fondata da un medico e un ingegnere nel tentativo di migliorare la vita del figlio Biel, ipovedente dalla nascita, e progetta occhiali intelligenti per risolvere i problemi di mobilità delle persone ipovedenti, con l’obiettivo di renderle maggiormente autonome. La tecnologia di Biel Glasses sfrutta l’Intelligenza Artificiale e la robotica per comprendere l’ambiente circostante e la realtà mista per adattarlo alla visione residua degli utenti.
Unendo gli occhiali leggeri per realtà virtuale compatibili con HDR 5.2K di Panasonic con le tecnologie per ipovisione di Biel Glasses è nato un prodotto che riduce le difficoltà motorie causate da gravi disturbi della vista, come la perdita della vista periferica o visione a tunnel, che colpisce chi soffre di condizioni tra cui glaucoma, retinite pigmentosa e altri problemi e permette agli utenti di muoversi in modo sicuro e indipendente grazie a feedback su ostacoli e altri pericoli.
L’intelligenza artificiale e la robotica analizzano in tempo reale i contenuti della scena catturati dalle fotocamere e dai sensori individuando potenziali pericoli per la mobilità, come ostacoli, gradini, buche ecc., che vengono percepiti dagli utenti grazie alle indicazioni grafiche fornite dalla realtà mista e adattate alla loro visione residua.
Le funzioni degli occhiali intelligenti vengono adattate alle condizioni e alle esigenze specifiche dei pazienti dagli optometristi che intervengono su zoom, adattamento all’illuminazione e miglioramento del contrasto, per ottenere un’elaborazione dell’immagine ottimale.
Grazie ai pannelli μOLED e alle lenti pancake per la visualizzazione delle immagini, gli occhiali intelligenti hanno un consumo energetico ridotto e risultano estremamente compatti e leggeri per favorire l’indipendenza e il comfort di chi li indossa.
Non ci sono indicazioni sui costi e su possibili date di commercializzazione. Le due aziende hanno fatto sapere che continueranno a portare avanti i necessari sviluppi tecnologici e le verifiche cliniche per la commercializzazione delle soluzioni a supporto dell’ipovisione.