L’ingresso del colosso dei display cinese BOE nella catena di fornitura Apple era atteso da diversi anni: già per iPhone 14 Boe fornisce a Cupertino una quantità limitata di schermi, circa 5 milioni di pezzi, ma grazie al nuovo contratto con Apple segnalato da Ming Chi Kuo Boe arriverà, se tutto fila liscio, a fornire fino al 70% di tutti gli schermi destinati a iPhone 15 e anche iPhone 15 Plus in arrivo a settembre quest’anno.
Sembra così che il colosso cinese sia finalmente riuscito a riconquistare la fiducia di Apple dopo alcuni incidenti avvenuti in passato. In particolare una modifica non autorizzata introdotta da Boe senza informare Apple in alcuni display destinati a iPhone 13 ha messo in pericolo il rapporto tra le due società lo scorso anno. Cupertino sembra aver perdonato il fornitore Boe, ma al prezzo di ordinativi di display sensibilmente inferiori rispetto ai partner storici LG e Samsung.
Tenendo presente che con 5 milioni di display per iPhone 14 nel 2022 Boe parte da un quantitativo estremamente limitato, contro i 25 milioni ordinati allora a LG e 60 milioni a Samsung, Kuo prevede che la crescita del business di Boe sarà esplosiva grazie ai nuovi ordinativi per iPhone 15 e 15 Plus. Secondo l’analista il fatturato di Boe aumenterà del 70-100% anno su anno nel 2023.
Ma le cose potrebbero andare ancora meglio nel 2024 perché si prevede che Boe inizierà a fornire ad Apple schermi di alta qualità con tecnologia LTPO a bassissimo consumo destinati agli iPhone 16 Pro. Così se il colosso cinese sarà in grado di mantenere il 70% degli ordinativi display per iPhone 16 base, oltre a un 20-30% di schermi per iPhone 16 Pro potrebbe diventare il primo fornitore di schermi di Apple, con un sorpasso storico su Samsung che da anni detiene questo ruolo cruciale.
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