L’ex amministratore delegato di Apple, John Sculley, è stato nominato CEO da eternalHealth, azienda di Boston che si occupa di assicurazioni sanitarie.
EternalHealth è stata creata da Pooja Ika, 25enne laureata presso il Babson College di Wellesley (Massachusetts); sul sito della società la giovane imprenditrice riferisce che la mission aziendale è quella di “sfruttare la tecnologia per ridurre i costi dell’assicurazione sanitaria, permettendo di allocare più denaro con vantaggi per la cura dei pazienti, abbracciando cure basate sul valore, con maggiore responsabilità, accessibilità, e completezza per l’assistenza sanitaria”.
“Sono riuscito a reinventarmi nel settore sanitario dopo il mio incarico alla Apple venti anni fa, investendo e affiancando decine di imprenditori nell’ambito del settore sanitario; lavorando con società specializzate in software, biotecnologie, analytics e servizi”, ha dichiarato Sculley. “Quando Pooja ha condiviso la visione di eternalHealth e articolando convinzioni simili alle mie, sapevo che questa era una società per la quale sarei stato entusiasta farne parte. Non vedo l’ora di lavorare con Pooja, la dirigenza e i competenti membri del Consiglio per contribuire alla crescita aziendale”.
Sculley è stato dal 1970 al 1977 vice-presidente di Pepsi-Cola, poi presidente per la stessa azienda dal 1977 al 1983, e l’8 aprile 1983 diventò CEO di Apple, incarico che ricoprì fino al 1993. Nel maggio 1987 era il dirigente più pagato della Silicon Valley con un salario annuale di 2,2 milioni di dollari.
Nel 2019 Sculley – passato alla storia per la diatriba che portò Steve Jobs fuori dall’azienda che aveva creato – aveva indicato per Apple, ma anche Google e Amazon, un futuro sempre più impegnato nel settore della sanità.
John Sculley è stato per dieci anni l’amministratore delegato di Apple. Fu lui che nel 1985, mise in minoranza il co-fondatore della Mela, Steve Jobs, esautorandolo da qualsiasi decisione strategica, costringendolo in pratica a dimettersi dall’azienda che aveva fondato.
Chi ricorda l’Apple dell’epoca Sculley, sa bene che fu un periodo caratterizzato da confusione, con una suddivisione in tanti sottomercati, con Mac che avrebbero dovuto coprire ognuno un target diverso. Una strategia fallimentare che aumentava i costi senza apportare reali vantaggi e che nel 1993 portò il consiglio di amministrazione a ottenere le dimissioni del manager.
Sculley si è occupato di varie cose dopo l’uscita di Apple (ha anche provato a investire in una azienda indiana che produceva smartphone, a creare un dispositivo indossabile). Tempo addietro ha anche provato a smentire la storia del licenziamento forzato di Jobs.