Amazon ha in programma di licenziare fino a 20.000 dipendenti nei prossimi mesi, inclusi persone alle dipendenze nei centri di distribuzione, personale informatico e dirigenti d’azienda, numeri che sono il doppio di quanto in precedenza previsto, con le unità retail e cloud computing che mirano alla riduzione, dopo le assunzioni a iosa nel periodo pandemia.
L’azienda di commercio elettronico classifica i dipendenti da livello 1 a livello 7 e il licenziamento riguarderà personale di tutti i livelli. A scriverlo è il New York Times che riferisce dell’iniziativa da una sua fonte e che in precedenza i licenziamenti avrebbero dovuto riguardare circa 10.000 persone.
Negli ultimi giorni ai dirigenti aziendali è stato riferita la necessità di individuare problematiche legate alle prestazioni lavorative tra i dipendenti. Le 20.000 persone di cui si parla sono equivalenti a circa il 6% del personale aziendale, e all’1,3% della forza lavoro che include i centri di distribuzione e i lavoratori part-time o con contratti a ore.
All’organico aziendale è stato riferito che riceveranno un preavviso di 24 ore e il trattamento di fine rapporto, conformemente ai contratti aziendali. “Affiora un senso di paura tra i dipendenti dell’azienda man mano che la notizia viene alla luce”, ha riferito una delle fonti del New York Times.
I licenziamenti rappresenterebbero la più grande riduzione del personale di sempre nella storia di Amazon. “I tagli non riguardano uno specifico dipartimento o una determinata sede, ci è stato detto che la scelta è conseguenza delle assunzioni eccessive durante la pandemia, e della necessità di tagliare i costi, con i bilanci aziendali che mostrano una tendenza decrescente”.
Andy Jassy, CEO di Amazon, il 17 novembre ha confermato i licenziamenti non fornendo ad ogni modo spiegazioni ma riferendo genericamente che i tagli sono previsti a inizio 2023.
L’ex CEO e fondatore di Amazon ha annunciato che donerà gran parte del suo patrimonio in beneficienza, in particolare per sostenere due cause. Tutte le notizie di macitynet dedicate a Finanza e Mercato sono disponibili a partire dai rispettivi collegamenti.
La risposta di Amazon
Alle nuove notizie Amazon risponde rifacendosi a quanto già esposto sia da David Limp che dal CEO Andy Jassy con una nota indirizzata ai dipendenti delle varie divisioni che di fatto confermano la volontà di bloccare assunzioni e ridurre il personale con una serie di azioni che prevedono anche dimissioni su base volontaria: le decisioni sulla modalità e quantità dei tagli negli altri settori saranno comunicate una volta che sarà definita la strategia globale probabilmente all’inizio del 2023.
Qui di seguito il blogpost ufficiale di Alexa.
“Nell’ambito del processo di revisione annuale del nostro piano operativo, esaminiamo sempre ognuna delle nostre attività e quali modifiche riteniamo necessario apportare. Dato l’attuale contesto macroeconomico, e considerando la rapida crescita in termini di assunzioni che abbiamo vissuto per diversi anni, alcuni team necessitano di una riorganizzazione. Ciò, in alcuni casi, significa che determinati ruoli non sono purtroppo più necessari. Non prendiamo queste decisioni alla leggera e stiamo lavorando per supportare tutti i dipendenti impattati”.