Il CEO di Apple, Tim Cook, è diretto a Washington D.C. dove ha in programma un incontro con alcuni dei senatori del Partito Repubblicano che probabilmente presidieranno commissioni che si occupano di supervisore il settore IT.
Cook ha in programma incontri con il rappresentante repubblicano dell’Ohio Jim Jordan, con Darrel Issa (membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato della California), e con Cathy McMorris Rogers (membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato di Washington).
L’incontro è in programma probabilmente da mesi ma nelle ultime settimane Apple è finita nel mirino di importanti politici conservatori, molti dei quali si sono schierati a fianco di Elon Musk nelle recenti polemiche con Apple.
Dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Musk, Apple ha ridotto o sospeso alcune campagne pubblicitarie su Twitter e Musk in un tweet ha scritto: «Odiano la libertà di espressione in America?», in riferimento alla nuova policy del CEO che afferma di volere la totale libertà di parola sul servizio di notizie e microblogging. Musk si è recentemente lamentato anche del fatto che Apple avrebbe minacciato di sospendere Twitter dall’App Store «senza dirci il perché», lamentandosi ancora delle commissioni applicate da Apple nel suo sistema di distribuzione delle app, per Musk “una tassa segreta del 30 per cento su qualsiasi cosa compriate tramite l’App Store”.
Bloomberg fa notare che Jim Jordan, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato dell’Ohio, ha pubblicamente espresso il suo sostegno a Musk. Jordan dovrebbe presiedere il Comitato Giudiziario della Camera quando i Repubblicani prenderanno il controllo della Camera nel 2023. McMorris Rodgers, l’altro repubblicano con il quale Cook ha in programma un incontro, guiderà probabilmente la Commissione per l’Energia e il Commercio alla Camera.
Cook dovrebbe incontrare anche John Cornyn, altro membro del Partito Repubblicano e senatore per il Texas, il senatore democratico per lo stato del Nuovo Messico Martin Heinrich, e Brian Schatz, attuale senatore per lo stato delle Hawaii. Apple sta cercando di evitare che autorità di regolamentazione predispongano obblighi che potrebbero aprire a store di terze parti, con tutto ciò che questo comporterebbe sul versante sicurezza e per le casse dell’azienda.