Phil Schiller, Apple Fellow che supervisiona l’App Store, dirigente noto per la partecipazione a diversi keynote di Apple, ha disattivato il suo account Twitter, decisione che fa seguito allo scombussolamento avvenuto sul social dopo l’arrivo di Elon Musk, con decisioni e ultimatum che hanno portato a licenziamenti in massa, perdita di ingegneri, sviluppatori, progettisti e dirigenti in diverse aree chiave. Da diversi giorni sono tante le persone che valutano possibili alternative ma la perdita di dipendenti e utenti non sembra per il momento preoccupare Musk. «Le persone migliori hanno scelto di rimanere, quindi non sono così preoccupato», ha scritto in un tweet.
Schiller ha spesso usato il suo account Twitter per promuovere prodotti Apple, servizi, software, iniziative, interagire con gli utenti.
Mark Gurman di Bloomberg è stato il primo a notare la disattivazione dell’account di Schiller. Quest’ultimo vantava 200.000 follower ed era stato creato nel novembre 2008.
Sabato 19 novembre, Musk ha deciso di riammettere su Twitter Donald Trump. L’account dell’ex presidente USA è stato ripristinato dopo due anni. Trump era stato bloccato a gennaio 2021 anche da Twitter, Facebook, Instagram e YouTube, dopo l’attacco al Congresso degli Stati Uniti da parte di suoi sostenitori. All’epoca Twitter aveva giustificato la scelta spiegando che Trump aveva violato più volte regole della piattaforma che non consentono di incitare alla violenza.
While I expect lots of leeway, there is a real scenario in which Apple/Google remove Twitter because of content moderation issues or because Twitter decides to bypass the 15%-30% cuts. Notably, we appear to now know how Apple’s App Store chief feels about the new Twitter. https://t.co/PCjOEsWA1L pic.twitter.com/LWjFCgxINA
— Mark Gurman (@markgurman) November 20, 2022
“Il popolo ha parlato. Trump sarà reintrodotto”, ha twittato Musk, citando il motto “Vox Populi, Vox Dei”, a conclusione di un sondaggio di 24 ore tra gli utenti, con oltre 15 milioni di voti, di cui il 52% a favore e il 48% contro (e a nulla è servito fargli notare che – pagando – è possiibile imbrogliare in questi sondaggi senza troppi problemi).
Pochi giornio addietro Musk non aveva escluso il fallimento per bancarotta. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Elon Musk e del social Twitter sono disponibili ai rispettivi collegamenti.