Apple sta lavorando a una nuova modalità accessibilità personalizzata avvistata per la prima volta nell’ultima versione beta di iOS 16.2: con icone giganti, testo in caratteri cubitali e comandi agevolati sembra tasformare iPhone in un terminale Brondi, marchio da anni specializzato in smartphone e dispositivi su misura per anziani.
Cos’è la modalità accessbilità personalizzata in iOS 16.2
Con la beta 2 di iOS 16.2 rilasciata nelle scorse ore si è infatti scoperto che, tra app Freeform e widget per il sonno c’è anche qualcosa di completamente nuovo e mai visto prima. Nome in codice Clarity, la Modalità Accessibilità Personalizzata che Apple starebbe attualmente testando attraverso quest’ultima versione del sistema operativo nasce proprio per snellire l’interfaccia utente facendola rassomigliare a quella dei telefoni del noto marchio italiano.
Come funziona
Come si può vedere dalle immagini che riportiamo da 9to5Mac, la nuova Springboard di iOS semplifica fortemente l’intero sistema, il che appunto potrebbe essere risolutivo per le persone anziane o per i più piccoli, che rischiano di non riuscire a vedere o gestire una Home page piena zeppa di icone piccole.
Definita da Apple un «modo personalizzabile e semplificato di utilizzare iPhone e iPad», al momento questa opzione non è accessibile a chi installa la beta, ma in futuro potrebbe diventare un pulsante attivabile nel pannello di Accessibilità. In tal caso funzionerebbe in maniera molto simile all’attuale modalità di Accesso Guidato con cui gli utenti possono bloccare il dispositivo all’interno di un’unica app.
Cosa fa
L’idea infatti è quella di rendere il telefono più leggibile e al contempo permettere di attivare alcune restrizioni. Ad esempio, oltre ad ingigantire icone e testi, si potranno selezionare le uniche app da mostrare nella schermata principale e i contatti visibili nell’app apposita, eventualmente bloccando anche l’accesso ad alcuni tasti e pulsanti fisici.
Anche le app, per il momento soltanto quelle di serie di Apple, cambiano completamente aspetto, semplificando l’interfaccia per focalizzare l’attenzione soltanto sugli elementi più importanti. Tutto questo poi si potrà proteggere con una password in modo da impedirne l’attivazione/disattivazione ai non autorizzati, altrimenti il passaggio tra una e l’altra potrà avvenire rapidamente con un triplo click del tasto laterale (Home per i vecchi modelli).
Quando arriva
Come dicevamo Apple sta lavorando alla nuova modalità di accessibilità personalizzata in iOS 16.2, ma non è detto che diventerà disponibile quando questo specifico aggiornamento sarà rilasciato al pubblico (teoricamente entro metà dicembre): la finalizzazione dell’opzione potrebbe richiedere anche più tempo e arrivare in una delle versioni successive o, in caso la società cambi idea, non arrivare affatto.
Perché è geniale
Sicuramente aiuterebbe Apple ad aumentare la propria platea perché a quel punto davvero chiunque potrebbe comprare e usare un iPhone. E poi c’è anche il fattore ambientalista: un vecchio iPhone (ma compatibile con iOS 16), invece di restare chiuso nel cassetto, potrebbe essere girato a un parente poco avvezzo alla tecnologia e continuare a funzionare fino a fine vita, purché supporti la versione di iOS che abiliterà la modalità accessiblità personalizzata.
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