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Il mondo del fumetto italiano è social

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Il fumetto è online ma anche nei negozi. Mentre muoiono le edicole, che negli ultimi due anni sono diminuite di un terzo, crescono le fumetterie, cioè le librerie specializzate nella vendita di fumetti. E la vera sorpresa, come mostra una ricerca di Aie, l’Associazione italiana editori, è che il fumetto oggi è diventato a tutti gli effetti un genere letterario “librario”, cioè che si inserisce a pieno titolo nei cataloghi degli editori tradizionali e nelle librerie tradizionali.

Anche dal punto di vista economico: ci sono stati 55,4 milioni di euro di vendite nel 2021. Aggiungendo librerie tradizionali, online e supermercati si arriva a 155,7 milioni di vendite l’anno di fumetti. Insomma, come dice Emanuele Di Giorgi (Aie), “Il settore è sempre più rilevante”.

La ricerca sui fumetti

L’Associazione Italiana Editori ha realizzato in collaborazione con “Lucca Crea” la prima indagine in Italia sul profilo operativo delle librerie di fumetti e stima il valore delle vendite di fumetti nuovi in questi esercizi in 55,4 milioni di euro nel 2021. Sommando a questi i 100,3 milioni di euro di vendite nei tradizionali canali trade (librerie fisiche e online e supermercati), si arriva a un totale di 155,7 milioni in un anno.

La stima, che non considera le edicole, è contenuta nella prima indagine condotta da Aie sulle oltre 450 librerie di fumetti attive nel nostro Paese ed è stata presentata a Lucca Comics & Games.

Nel 2021 le vendite di fumetti sono aumentate del 95% rispetto all’anno precedente nei canali trade e del 44% nelle librerie di fumetti. Il trend prosegue anche nel 2022: i primi numeri riferiti ai soli canali trade tradizionali indicano una crescita percentuale sull’anno precedente del 23,7%.

Perché tanti fumetti

L’indagine è parte di una ricerca più ampia che Aie sta realizzando sui fumetti, i suoi lettori, la produzione e i canali distributivi. Questo è infatti un mondo che in Italia è stato a lungo tralasciato e che invece merita di essere cartografato sia per scopi di ricerca commerciale che per capire meglio come funziona l’editoria nel nostro Paese.

Francia e Germania, ma anche Belgio, Gran Bretagna e Stati Uniti (per tacer della Spagna e dell’Argentina) vedono ormai da decenni un ruolo chiave dei fumetti nell’industria culturale. Scoprire chi compra fumetti da noi è importante per vedere come cambia il mondo del libro, che in effetti viene “letto” solo a metà dalle ricerche. Tuttavia, se l’autore più venduto in Italia è Zerocalcare, qualcosa vorrà dire.

Allora, chi legge i fumetti? Oltre il 73% di chi compra fumetti sceglie le librerie specializzate per la possibilità di scambiare e chiedere consigli al libraio. Più di uno su due (59%), inoltre, dice di trovare in queste attività titoli difficilmente reperibili altrove, mentre il 43% dice di apprezzare l’atmosfera e l’ambiente delle librerie di fumetti.

Spostiamoci dal punto di vista di chi i fumetti li vende. Quasi una libreria di fumetti su due (46%) vende sia libri nuovi sia libri usati. Complessivamente, l’assortimento medio è di 5.500 titoli e 18.600 copie. Oltre al negozio fisico, che in media è distribuito su un’area di 99 metri quadrati, il 67% delle librerie di fumetti ha anche un sito web: di queste, l’81% effettua vendite online, direttamente dal proprio sito (42%) o appoggiandosi ad altre piattaforme (39%). Quanto alla presenza sui social network, il più diffuso è Facebook (lo utilizzano tutte le librerie interpellate), davanti a Instagram (94%). Molto staccati TikTok (18%), Twitter (12%), Twitch (6%) e Telegram (3%).

Essere social

Quest’ultima, cioè la presenza dei social come chiave (e soprattutto dei “vecchi” social) da parte dei soggetti strutturati, va sposato con l’altra metà del discorso, cioè il fenomeno per cui i lettori invece producono e scambiano contenuti (e anche fumetti pirata) usando i social meno sfruttati dalle librerie: TikTok, Twitch e Telegram. L’unico territorio veramente comune è Instagram, in questo momento.

L’evoluzione del settore però è rapida perché siamo ancora agli inizi di un cambiamento storico. Oltre sei librerie di fumetti su dieci in Italia (il 66%) sono nate dopo il 2011, mentre solo il 18% ha aperto prima del 2000. Le Regioni italiane che contano il maggior numero di queste attività sono la Lombardia (67), l’Emilia-Romagna (51), il Piemonte e il Lazio (entrambe 48).


Alcuni dei migliori fumetti consigliati da Macity in concomitanza con Lucca Comics and Games e qui la lista con tutti i migliori libri scelti dalla redazione.

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