A prima vista, dopo averlo tolto dalla scatola e messo dentro la sua nuova custodia bianca, sembra quasi un Surface Pro, con il supporto posteriore che si apre a compasso e la tastiera “lasca” per potersi piegare in entrambe le direzioni.
Ma dura pochi secondi: basta avviare il nuovo iPad decima generazione con Magic Keyboard Folio, la nuova tastiera originale di Apple, e fare il trasferimento dati da un precedente iPad. Mezz’ora dopo, siamo pronti per partire con tutto quello che serve e anche di più. La nuova Magic Keyboard Folio ha infatti 14 nuovi tasti funzione, una escursione di un millimetro molto ferma e precisa dei tasti, una trackpad uguale nelle dimensioni a quella della tastiera del più costoso iPad Pro 12,9 M2 (che abbiamo provato in questo articolo).
Qui sotto trovate una galleria dell’unboxing con tanti dettagli del nuovo iPad 2022
La tastiera dei desideri
In un mondo perfetto la tastiera dell’iPad di decima generazione, che adesso ha design squadrato come tutti gli altri iPad, niente più tasto home e uno schermo da 10.9 pollici anziché 10.2, sarebbe sempre compatibile con vari dispositivi. Invece no, questa tastiera da 299 euro funziona solo con questo iPad. Tuttavia, è una fortuna che sia disponibile, perché è completamente diversa da quello a cui siamo abituati.
L’aggiunta della fila dei tasti funzione, che sono utilizzati in prima battuta come tasti multimediali (la stessa cosa sulle tastiere dei Mac fissi o portatili), aggiunge un livello di profondità notevole.
Abbiamo usato la tastiera per scrivere vari testi incluso questo e sappiamo che si tratta di una tastiera di ottima fattura. Il fattore di crop, attorno al 60% di una tastiera completa, comprime i tasti all’estremo destra (le lettere accentate) e alcuni tasti a sinistra, ma la usabilità è comunque altissima e in ogni caso i fondamentali ci sono. Inclusi, per fortuna, i tasti freccia che sono a T rovesciata, con lo spazio vuoti che fa da guida per la mano.
Qui sotto una galleria di immagini di iPad 2022 con la nuova tastiera.
Inutile dirlo, la tastiera si collega tramite i consueti tre poli, che tornano ad essere sul lato lungo della cornice e non più dietro, come invece ci avevano abituato gli iPad Pro delle ultime generazioni per via della forma particolare dei loro supporti che integrano in un sistema rigido (e alquanto pesante) la tastiera con il trackpad e con il supporto posteriore basculante.
Qui invece la scelta è molto più semplice e razionale e, anche se ricorda da vicino un Surface Pro come dicevamo, in realtà è perfettamente reversibile e trasformabile da terze parti grazie al fatto che in realtà tutta la protezione e supporto anteriore e posteriore sono semplicemente magnetici e quindi rimovibili.
Un iPad di tutto rispetto
Il “piccolo” (ma c’è anche il Mini, non lo dimentichiamo) è un iPad che non ha velleità di potenza eccessiva. Sotto di lui, tuttavia, c’è ancora quello di nona generazione con il processore precedente. Questo nuovo iPad X Gen ha il processore di due anni fa dell’iPhone, cioè lo A 14 Bionic, che funziona perfettamente anche oggi con la CPU con 6 core di potenza e 4 di efficienza, la GPU con 4 core e il Neural Engine con 16 core.
Inoltre, a parte la batteria che garantisce dieci ore di funzionamento e la presa Usb-C, il tablet di Apple è dotato di fotocamera anteriore e posteriore da 12 megapixel, con quella anteriore finalmente sul lato lungo del computer, connessione 5G opzionale, sensore per impronta digitale, memoria da 64 o 256 GB, compatibilità (previo adattatore) con la Apple Pencil di prima generazione e schermo Multi‑Touch retroilluminato LED da 10,9″ (diagonale) con tecnologia IPS, risoluzione 2360×1640 pixel a 264 ppi e luminosità SDR massima da 500 nit.
Scuole, case e lavori leggeri
Questo tablet ci sta dando da subito delle notevoli soddisfazioni. Va preso per quel che è: una macchina da città, un’utilitaria però full optional. Lo spostamento della webcam sul lato lungo e la batteria di durata notevole sono perfette per la didattica a distanza o le riunioni interminabili con l’ufficio, mentre la compatibilità con la penna di prima generazione di Apple secondo noi è dovuta anche al fatto che lo spazio immediatamente sotto a dove si dovrebbe ricaricare, cioè il lato lungo superiore, è occupato dalla webcam e non c’era materialmente spazio per inserirla.
Inoltre, è dotato di Touch ID sul pulsante laterale. È disponibile in colori vivaci: giallo, rosa e blu, oltre al semplice argento. Assomiglia molto all’iPad Air di quinta generazione che ha debuttato a marzo di quest’anno, con una differenza significativa: posizionamento della webcam e compatibilità con Apple Pencil 1.
A nostro avviso il passaggio anche di questo, come di tutti gli altri iPad a schermo intero e senza tasto home, avrebbe dovuto comprendere anche il passaggio da Apple Pencil 1 alla versione 2. Ci consoliamo con la nuova tastiera e supporto, che sono estremamente affidabili e utili soprattutto con la variante dei tasti funzione.
Attenzione se avete fatto esperienza dell’appoggio integrato supporto-tastiera dell’iPad Pro, perché questo non si chiude gradatamente dato che l’apertura a compasso è svincolata dalla tastiera. Inoltre, la tastiera, con la possibilità di essere chiusa anche in maniera invertita (per proteggere i tasti se si appoggia il tablet sul tavolo o altre superfici) in realtà la rende un po’ “mobile” e imprecisa, cioè decentrata, nella chiusura tradizionale. Poco male, basta prestarci una attimo di attenzione .
Conclusioni
Certo il tempo che abbiamo avuto a disposizione finora, anche se di qualità, ci ha permesso di capire solo fino a un certo punto la resa di questo nuovo iPad X Gen. Abbiamo lavorato, abbiamo giocato, l’abbiamo scaricato e ricaricato più volte. Abbiamo anche testato funzioni e tasti vari. Lo schermo è di buona qualità anche se non stratosferico (avremmo preferito una luminosità maggiore e un migliore anti riflesso) ma la resa complessiva è straordinaria, pensando che questo sarebbe il tablet più economico di Apple se non ci fosse ancora in commercio l’iPad di nona generazione.
Con quest’ultima uscita, inoltre, Apple ha chiuso la sua personale transizione dei tablet alla connessione Usb-C. È un dettaglio importante perché gli iPad di solito hanno una vita molto lunga e pensare di poter migrare definitivamente alla Usb-C abbandonando la presa Lightning dovrebbe essere una priorità per chi ne acquista uno. In effetti, se come sembra l’anno prossimo Apple presenterà iPhone e accessori con presa Usb-C, questa transizione potrebbe essere praticamente dietro l’angolo e sarebbe stato un peccato restare vincolati alla vecchia presa solo perché l’iPad “dura” di più.
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