La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto il tentativo di Apple che voleva l’annullamento di alcuni brevetti su 5G e tecnologie wireless nell’istanza che vedeva contrapposta la Casa di Cupertino con Qualcomm.
Qualcomm aveva intentato una causa contro Apple nel 2017, sostenendo che iPhone e altri dispositivi commercializzati da quest’ultima, violavano brevetti di sua proprietà legati ai dispositivi mobili.
La più alta corte della magistratura federale USA ha confermato la validità della decisione di un tribunale inferiore, dopo che Apple aveva fatto un tentativo simile a giugno del 2022.
Nel 2019 le due aziende si sono accordate, siglando un accordo che permette a Apple di continuare a usare i modem Qualcomm. Benché l’accordo in questione prevede l’uso in licenza di vari brevetti Qualcomm, questo non ha impedito a Apple di contestare la validità di due brevetti presso il Patent Trial and Appeal Board (PTAB) del Patent and Trademark Office.
La commissione dei ricorsi del Patent Office si era pronunciata a favore di Qualcomm e Apple aveva deciso di chiedere la revisione della sentenza alla Corte di Appello degli Stati Uniti per il Circuito Federale. La Mela sosteneva la legittimazione giuridica per ricorrere in appello, dal momento che Qualcomm può ancora citarla in giudizio dopo la scadenza degli accordi tra le due parti nel 2025.
Il ricorso si Apple è stato respinto, e gli accordi transattivi con Qualcomm impediscono ulteriori tentativi di invalidare i brevetti del produttore di chip-modem.
Apple potrebbe trovarsi a dover affrontare un’altra causa con Qualcomm alla scadenza degli accordi tra le due aziende. L’accordo siglato nel 2019 prevede una durata di sei anni, con validità dal 1° aprile 2019 e possibilità di proroga per ulteriori due anni, e un accordo pluriennale per la fornitura di chipset. Apple ha più volte evidenziato le royalty a suo dire eccessive che è costretta a pagare per ogni dispositivo (si parla di 7,50$ per ogni iPhone venduto).
Mentre tutti gli altri detentori di tecnologie e brevetti (fondamentali o meno) impongono una somma per l’uso di singoli o determinati brevetti, Qualcomm richiede una somma di licenza fissa che permette di utilizzare tutti i suoi brevetti, oltre a richiedere poi una somma in base ai chip e alle componenti impiegate. Apple ha più volte spiegato che strategie simili limitano la concorrenza nel settore e danneggiano l’innovazione.
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