Apple è da tempo interessata all’architettura RISC-V, uno standard che, a differenza di altri, è pubblicato sotto licenza open source, pertanto non richiede l’acquisto di una licenza per essere utilizzato. Secondo Dylan Patel, analista specializzato in questo settore, Apple sta lavorando per aggiungere un tocco di RISC-V ai suoi futuri chip progettati in casa.
La transizione dovrebbe riguardare alcuni core specializzati che non hanno un ruolo visibile dall’utente, ma che si fanno carico di molte funzionalità essenziali in uno smartphone, dalla fotocamera alla gestione della batteria e altro ancora.
Lo specialista riferisce che il lavoro di conversione da ARM a RISC-V è in corso presso Apple per quanto riguarda i core ausiliari. Non si conoscono ancora i dettagli più minuti di Apple A16 Bionic per sapere se il lavoro in questione è già iniziato, ma la transizione di Apple è certa, così come quella di tutta l’industria del settore che segue questa tendenza, perché permette alle aziende di ridurre i costi, di migliorare l’autonomia, sia di offrire migliorie in termini di ottimizzazioni, con vantaggi che Cupertino non si fa sfuggire.Apple ha delle limitazioni a cui è costretta dal rapporto con ARM, ma la nuova architettura potrebbe permettere di cambiare tutto, integrando anche ottimizzazioni per compiti specifici, che altrimenti non sarebbero possibili a causa del controllo che ARM pretende nella progettazione dei core. Una mossa del genere è stata già fatta da Google con chip specializzati per i data center.
A far muovere Apple verso l’architettura RISC-V è stata anche la tentata acquisizione di ARM da parte di NVIDIA; l’acquisizione non è andata a buon fine, ma potrebbe aver fatto suonare qualche campanello di allarme a Cupertino. Ovviamente l’idea non è quella di abbandonare l’architettura ARM dall’oggi al domani, ma non è difficile ipotizzare che Apple voglia ridurre gradualmente la sua dipendenza da questa architettura utilizzando sempre più core RISC-V nei suoi chip.