A quanto pare Google avrebbe rinunciato ai Pixelbook; non solo non ci sarà un successore, ma il colosso di Mountain View avrebbe anche “chiuso” il team che stava lavorando alla prossima generazione del dispositivo, che secondo quanto riferito era “in fase di sviluppo”.
La società ha apparentemente scelto di spostare le risorse dal Chromebook premium nel tentativo di ridurre i costi. Secondo quanto riferito, i membri del team Pixelbook sono stati trasferiti in altri ruoli all’interno di Google.
La mossa significa che Google ha ufficialmente finito di realizzare portatili dopo quasi un decennio di sperimentazione con i notebook. Nel 2013, l’azienda ha introdotto Chromebook Pixel, il primo hardware realizzato da Google a ottenere il marchio Pixel, e lo ha aggiornato con un modello più costoso due anni dopo.
Google ha cambiato di nuovo le strategie nel 2017, quando il primo Pixelbook ha debuttato come alternativa di fascia alta ai Chromebook tipicamente a basso costo. Il dispositivo 2-in-1 partiva da un listino di 999 dollari negli Stati Uniti ed è arrivato con la Pixelbook Pen opzionale, da acquistare separatamente. Nel 2019, Google ha introdotto il modello Pixelbook Go da 649 dollari come Chromebook più conveniente, ma ancora di fascia alta, per con il marchio Pixel.
Sebbene i Chromebook a marchio Pixel fossero destinati a mostrare ili potenziale di Chrome OS in combinazione con hardware premium, i dispositivi non sono stati mai così popolari come le alternative più economiche, che hanno dominato in ambienti scolastici, in particolare durante la pandemia. Google non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento di The Verge.
Per tutte le notizie riguardanti Chrome OS, che naturalmente rimarrà in attività su altri notebook, il link da seguire è direttamente questo. Nelle scorse ore il verdetto del tribunale della Corte UE che conferma l’accusa antitrust sul caso Android e che costringe Google a versare 4,25 miliardi di euro di multa, salvo appello.