Al pari di altre aziende del mondo IT, anche Apple ha rallentato il ritmo delle assunzioni ma c’è un settore che non sembra risentire della crisi ed è quello della pubblicità: stando a quanto riferisce Financial Times, Apple attualmente offre 216 posizioni per assunzioni relative alla pubblicità, posti quattro volte superiori rispetto alla fine del 2020.
Le persone che all’interno di Apple si occupano di pubblicità sono attualmente circa 250: la multinazionale di Cupertino vorrebbe dunque raddoppiare la forza lavoro. Subito dopo la pubblicazione in USA dell’articolo, Apple ha indicato come errate le cifre segnalate dal quotidiano economico-finanziario statunitense, ma senza fornirne altre, elemento che non contribuisce a fare chiarezza sulla questione.
Indipendentemente dall’accuratezza di questi numeri, c’è un significativo aumento di tutte le attività di Apple che riguardano l’advertising. Da tempo circolano voci secondo le quali il colosso guidato da Tim Cook dovrebbe integrare nuovi spazi pubblicitari all’interno di App Store, inserire pubblicità anche all’interno delle app, Apple di serie, come per esempio Meteo e Borsa, oltre ai lavori in corso per creare anche un nuovo e sofisticato sistema di automazione per gli annunci basato sull’apprendimento automatico.
Apple è maestra nel saper costruire modelli di business e servizi in grado di sfruttare al massimo il proprio ecosistema hardware e software, una delle strategie che permettono alla multinazionale di Cupertino di incrementare la fedeltà degli utenti e i ricavi.
Ma per i concorrenti il controllo di Apple porta anche app, funzioni e servizi del marchio che beneficiano di accesso privilegiato a hardware e software, per questa ragione (oltre a regole e costi di App Store) la società è stata accusata di abuso di posizione dominante. Ricordiamo che indagini specifiche sulla trasparenza degli annunci sono in corso in diversi Paesi. App Store è nel mirino degli enti antitrust in diversi paesi, anche in Unione Europea.