Come qualsiasi genitore può confermare, ai bambini più piccoli, intorno ai 4 o 5 anni, piace parlare di cacca nelle conversazioni. Non è volgarità ma, spiegano gli esperti, è una normale fase della vita che consente loro ad esempio di sviluppare il senso dell’umorismo, una delle tante esperienze che permette di relazionarsi, esprimere sentimenti e frustrazioni.
L’argomento può essere abbastanza imbarazzante e noioso per i genitori ma non per i più piccoli che non provano imbarazzo a parlarne. Lo sanno bene compositori e cantanti specializzati in musica per bambini, alcuni dei quali da qualche tempo segnalano un aumento degli introiti derivanti da canzoni a tema grazie ad Amazon Music (servizio di streaming musicale offerto da Amazon).
Il sito BuzzFeed News riferisce delle fortune degli autori specializzati in “materia fecale”, grazie ad Alexa che fa ascoltare volentieri ai bambini musiche ad hoc esaudendo le loro richieste. A quanto sembra sul catalogo di musica in streaming di Amazon (incluso con l’abbonamento Prime) sono presenti tutta una serie di canzoni dedicate a cacca, pannolini, culetti puzzolenti, puzzette e altri termini che fanno ridere i più piccoli.
Matt Farley, un artista decisamente prolifico (vanta circa 23.000 canzoni nel suo palmarès!), riferisce che la sua hit “Poop Poop Poop Poop Song”, è di gran lunga la sua canzone più popolare con 8 milioni di stream su Amazon Music. L’80% delle entrate dalla piattaforma proviene da sue canzoni sulla cacca; le stesse “opere” su Spotity rappresentano il 50% delle entrate.
L’ascolto di musica in streaming da parte dei più piccoli è ovviamente cresciuto con i lockdown che hanno cambiato la vita di tante famiglie, con bambini costretti a rimanere in casa e genitori che hanno lasciato spazio al divertimento dei più piccoli.
Joey Helpish, autore del brano “Poopy Stupid Butt”, guadagnava circa 100$ al mese con questo titolo pubblicato online nel 2019; con la pandemia gli introiti derivanti sono notevolmente cresciuti, arrivando a guadagnare 10.000 dollari solo da Amazon Music.
Amazon non fornisce statistiche precise sugli ascolti delle canzoni ma anche Spotify conferma il trend, riferendo che il fenomeno si nota in tutto il mondo e non solo con la lingua inglese. Un brano francese quale “La chanson du caca” vanta oltre 1 milione di streaming.