Snap, società madre del social dei messaggi effimeri Snapchat conferma: per ridurre i costi, licenzia circa il 20% dei suoi dipendenti, ovvero circa 1.300 persone. Ma non solo: starebbe anche cancellando la maggior parte degli spettacoli originali progettati e in lavorazione- ad eccezione della serie Good Luck America – mentre molti altri progetti invece verranno accantonati.
Anche sul fronte hardware le cose stanno cambiando: Snap infatti avrebbe deciso di restringere gli investimenti sugli Spectacles (gli occhiali intelligenti, ndr) per spostarli invece in ricerca e sviluppo, confermando anche l’interruzione sullo sviluppo del drone-selfie Pixy a pochi mesi dal suo debutto sul mercato.
La società ha spiegato agli investitori che i licenziamenti, la cancellazione dei progetti e le altre ristrutturazioni in atto faranno risparmiare all’incirca 500 milioni di dollari. Scrive l’amministratore delegato Evan Spiegel in una lettera ai dipendenti:
Purtroppo, dato il nostro attuale tasso di crescita dei ricavi, è diventato chiaro che dobbiamo ridurre la struttura dei costi per evitare di incorrere in perdite continue significative. Anche se abbiamo creato riserve di capitale sostanziali e abbiamo compiuto grandi sforzi per evitare di ridurre il nostro team riducendo la spesa in altre aree, dobbiamo affrontare le conseguenze della nostra minore crescita dei ricavi e adattarci all’ambiente di mercato.
Sostanzialmente la ristrutturazione pensata da Snap ruota su tre pilastri: crescita della comunità, crescita dei ricavi e realtà aumentata. «I progetti che non contribuiscono direttamente in queste aree verranno interrotti o riceveranno investimenti ridotti».
L’azienda sta pagando ampiamente il rallentamento economico: le sue azioni sono crollate dell’80% in un anno e fino ad oggi, la crescita dei ricavi nel 2022 è stata soltanto dell’8%, percentuale che secondo Spiegel sarebbe «ben al di sotto di quanto ci aspettavamo a inizio anno». Sta invece andando bene il servizio in abbonamento Snapchat+, con oltre un milione di iscritti soltanto nel primo mese dal lancio.
Nel frattempo, il reparto dirigenti è in parte cambiato: i due più importanti che si occupavano di pubblicità sono andati da Netflix (per il nuovo abbonamento con pubblicità), mentre l’ex vicepresidente senior di ingegneria, Jerry Hunter, è stato promosso a direttore operativo. Per la divisione Europa, Medio Oriente e Africa è invece arrivato Ronan Harris, che fino a poco fa occupava il posto di vicepresidente e amministratore di Google per il Regno Unito e l’Irlanda.
Diverse grandi aziende tecnologiche hanno cambiato le proprie priorità nel corso degli ultimi mesi. In base a quanto si è appreso, ad esempio, Meta ha messo in pausa il progetto relativo allo sviluppo di uno smartwatch dotato di due fotocamere e si dice che stia rifocalizzando i dispositivi Portal come prodotti aziendali. Altri – come ad esempio Apple – invece hanno rallentato le assunzioni e licenziato i dipendenti.