La Commissione europea sta prendendo in considerazione la creazione di una Direzione di vigilanza alla cui guida dovrebbero essere posti due importanti funzionari dell’antitrust e verificare il rispetto delle nuove regole che hanno l’obiettivo di frenare il potere delle Big Tech.
Lo riferisce Reuters spiegando che tale mossa potrebbe placare le preoccupazioni sulle politiche di concorrenza dell’Unione, da parte di chi sottolinea difficoltà nel combattere con giganti del settore quali Google, Amazon, Apple, Meta e Microsoft e far rispettare le norme previste nel Digital Markets Act (DMA).
Il pacchetto sui servizi digitali stabilisce un primo corpus completo di norme per le piattaforme online; le nuove norme saranno applicabili in tutta l’UE e promettono di creare uno spazio digitale “più sicuro e più aperto”, “basato sul rispetto dei diritti fondamentali”.
La legge sui mercati digitali introduce norme per le varie piattaforme che svolgono funzioni di controllo all’accesso (“gatekeeper”) nel settore digitale.
L’obiettivo è impedire ai gatekeeper di imporre condizioni inique alle imprese e agli utenti finali e garantire che importanti servizi digitali siano aperti. I gatekeeper dovranno operare determinati cambiamenti ad esempio garantendo che gli utenti finali possano facilmente annullare l’abbonamento ai servizi di piattaforma di base o disinstallare servizi di piattaforma di base preinstallati, astenendosi dall’installare programmi predefiniti insieme al sistema operativo, fornendo dati sulle prestazioni pubblicitarie e informazioni sui prezzi delle inserzioni pubblicitarie, consentendo agli sviluppatori di utilizzare sistemi di pagamento alternativi in-app o consentendo agli utenti finali di scaricare app e da store di applicazioni software alternativi.
Reuters riferisce che la guida della nuova Direzione potrebbe essere guidata da Alberto Bacchiega, già direttore del dipartimento dell’Antitrust Ue che si occupa delle indagini sulle Big Tech. Bacchiega potrebbe essere affiancato da Thomas Kramler, a capo della divisione che si occupa di antitrust per siti di e-commerce e che attualmente sta indagando su Amazon e Apple.
I gatekeeper dovranno inoltre rendere i propri servizi interoperabili per i terzi, consentire agli sviluppatori di soluzioni di terze parti di promuovere la loro offerta e concludere contratti con clienti al di fuori della piattaforma. Google non ha aspettato, consentendo agli sviluppatori di sfruttare già ora sistemi di pagamento alternativi nelle app distribuite in Europa.