Apple ha appianato le divergenze con Koss relative ad alcune tecnologie degli AirPods che l’azienda di elettroacustica statunitense (specializzata in cuffie auricolari) contestava.
Lo riferisce Reuters spiegando che Koss aveva accusato Apple della violazione di brevetti legati a tecnologie wireless per gli auricolari, tecnologie sfruttate con i prodotti AirPods e Beats.
Secondo Koss, tecnologie wireless usate in prodotti AirPods e Beats hanno violato alcuni brevetti legati a tecnologie nelle quali l’azienda afferma di avere avuto un ruolo pioneristico.
Nel 2020, quando Koss aveva inizialmente presentato denuncia, l’azienda aveva riferito che a suo modo di vedere Apple era a conoscenza dei brevetti e che dirigenti delle due società si erano più volte incontrati per discuterne l’utilizzo.
Apple ha scelto di non richiedere licenze a Koss, portando quest’ultima a citare in giudizio la Casa di Cupertino e chiedere un non meglio precisato importo per i danni della presunta violazione. Dopo la citazione in giudizio di Koss, Apple aveva controquerelato Koss affermando che le accuse di quest’ultima erano prive di fondamento, i brevetti nulli e che con l’azione giudiziaria veniva meno un accordo di riservatezza che le due aziende avevano siglato nel 2017 (un patto di non belligeranza tra le due società).
Apple e Koss dovevano presentarsi in tribunale per affrontare la causa ma hanno fatto sapere di avere risolto con la mediazione civile, in altre parole n accordo amichevole per la composizione di una controversia e che dunque il caso è stato archiviato.
Non sono stati resi noti i dettagli della mediazione tra le parti, ma nei documenti depositati in tribunale si riferisce che “tutte le questioni oggetto di controversie” sono state risolte. Koss ha citato in giudizio non solo Apple ma anche brand quali Bose e Skullcandy, e azioni legali contro quest’ultime sono tuttora in corso.