Il governo cinese dovrebbe infliggere una sanzione di oltre un miliardo di dollari al colosso , azienda nota in Cina per l’app di ride-hailing (prenotazione di vettura e conducente) omonima. Lo si apprende dal Wall Street Journal spiegando che la decisione arriva al termine di indagini del governo cinese partite lo scorso anno secondo le quali l’app avrebbe violato gravemente leggi e i regolamenti vigenti, raccogliendo e abusando dei dati degli utenti, al punto da portare all’eliminazione dell’app dagli store, a detta di alcuni osservatori una precisa scelta per far capire la necessità di rispettare le regole, anche a costo di colpire il pesce più grande del settore.
L’app è stata eliminata da App Store e affini lo scorso anno e non permette a nuovi utenti di registrarsi. Le conseguenze si sono fatte sentire subito, con l’app che è passata dai 15,6 milioni di utenti attivi di giugno ai 10,9 milioni di agosto. Dopo un anno di indagini, è stato stabilito che Didi Chuxing può poter tornare negli app store nazionali dopo aver pagato la multa, somma che rappresenta il 4,7% del suo fatturato nel 2021.
Apple ha un legame con Didi Chuxing: un rappresentante della Casa di Cupertino siede nel Consiglio di Amministrazione e Apple nel 2016 ha investito nell’azienda 1 miliardo di dollari: probabilmente non uno dei migliori investimenti di Tim Cook dal momento che l’azienda cinese ha riportato una perdita netta equivalente a $ 27 milioni nel primo trimestre del 2021.
La sua quotazione a Wall Street la scorsa estate è stata un disastro a seguito delle pressioni del governo cinese e il gruppo si è ritirato dal mercato azionario 6 mesi dopo il suo arrivo. L’azienda è inoltre tuttora indagata dalla SEC, l’ente statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori.