Il governo del Regno Unito ha deciso di rinunciare alla regolamentazione dei “loot box”, controversi meccanismi di acquisto di pacchetti misteriosi dei quali non si conosce il contenuto, proposti in alcuni giochi e da alcuni considerati pericolosi, elementi che ricordano il gioco d’azzardo.
Dopo indagini durate 22 mesi, Nadine Dorries – segretaria di Stato per il digitale, la cultura, i media e lo sport – ha fatto sapere che questo meccanismo non sarà vietato.
Lo riferisce The Guardian spiegando che i loot box sono una funzionalità comune in molti giochi e app, un elemento che permette agli utenti di comprare con denaro vero premi e sorprese, ennesimo sistema per consentire agli sviluppatori di guadagnare distribuendo giochi con il modello Free to Play (e quindi in apparenza gratuiti).
Nazioni quali il Belgio hanno già bandito i loot box e simili proposte di ban sono allo studio negli Stati Uniti.
Nel 2020 Apple ha dovuto affrontare una class action condotta da soggetti secondo i quali il meccanismo delle “loot box” incoraggia il gioco d’azzardo, azione collettiva che Apple è riuscita a respingere nel 2022.
Benché al momento il governo del Regno Unito non abbia deciso di intervenire, l’autorità di regolamentazione ha riferito che intende spingere per norme più severe nel settore.
C’è chi vede nelle loot box nient’altro stratagemmi per fare spendere più soldi, ma alcuni le vedono un elemento sorpresa che consente di aggiungere “brivido” e incertezza al gaming.
I premi con alcuni giochi arrivano anche senza pagare ma chi vuole accelerare la crescita del proprio personaggio, della propria squadra o del proprio villaggio virtuale può pagare acquistando con soldi reali le loot boxes e tentare di migliorare la propria posizione. Il rischio è quello di pagare per qualcosa che potrebbe non servire a nulla ed essere dunque spinti a tentare ancora, effettuando ulteriori acquisti.