Ricercatori della Carnegie Mellon University (Pittsburgh, in Pennsylvania), hanno sviluppato un sistema di telecamere di nuova concezione in grado di rilevare le vibrazioni del suono con un livello di precisione che rende possibile ricreare l’audio senza interferenze o bisogno di un microfono dedicato.
Il sistema è stato creato da un team del Computer Science’s Robotics Institute (RI) dell’Università Carnegie Mellon, usando due fotocamere e un laser, ed è indicato come in grado di individuare vibrazioni superficiali ad alta velocità e bassa ampiezza, elementi che l’occhio umano non è in grado di vedere.
Il sistema sfrutta una tradizionale fotocamera, e non quelle ad alta velocità usata in precedenti ricerche, elemento che dovrebbe permettere di abbattere i costi. “Abbiamo realizzato un microfono ottico molto più pratico e facile da usare”, spiega Srinivasa Narasimhan, professore del Robotics Institute e responsabile dell’Illumination and Imaging Laboratory, riferendo ancora che il sistema permette di ottenere una qualità superiore e allo stesso tempo abbassare i costi.
Dal punto di vista tecnico, un algoritmo confronta la granulosità dei pattern catturati da due diversi tipologie di otturatori, tenendo conto delle differenze nei pattern per calcolare le vibrazioni e ricreare l’audio. La granulosità di un pattern (creata da un laser) fa riferimento al comportamento della luce coerente nello spazio (un fronte d’onda in cui il campo elettromagnetico varia nello stesso modo nel tempo), comportamento che varia con il vibrare delle superfici.
“Abbiamo inventato un nuovo modo di vedere il suono”, ha affermato Mark Sheinin, ricercatore post-dottorato presso l’Illumination and Imaging Laboratory (ILIM) nel RI, spiegando che il sistema consente di ottenere una nuova tipologia di dispositivi di imaging, in grado di vedere cose invisibili ad occhio nudo.
I lavori nell’ambito della visione artificiale si concentrano tipicamente su sistemi di addestramento in grado di riconoscere oggetti o seguirli nello spazio, funzionalità utili ad esempio con i veicoli autonomi; questo lavoro consenta ai sistemi di vedere meglio le vibrazioni impercettibili ad alta frequenza aprendo nuove applicazioni per la visione artificiale.
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