L’A16, il chip che Apple dovrebbe integrare nel successore degli iPhone 13 – e che secondo indiscrezioni da prendere con le molle vedremo solo sugli iPhone 14 Pro – sarà costruito con lo stesso procedimento costruttivo dell’A15 Bionic. Apple avrebbe intenzione di sfruttare le migliorie in termini di prestazioni possibili dai nodi 3nm con i futuri chip M2, per future generazioni di Mac e sta nel frattempo lavorando a una variante di M1 con ancora più core.
A riferirlo è un “leaker” noto come ShrimpApplePro che in un thread su Twitter afferma di avere ottenuto queste informazioni da una “fonte abbastanza affidabile”.
Secondo questa non meglio precisata fonte, Apple avrebbe intenzione di sfruttare ancora il nodo a 5nm di TSMC già visto sui chip A14, A15 e M1. Nelle settimane passate erano circolate voci secondo le quali Apple avrebbe intenzione di sfruttare il nodo N4P di TSMC, niente altro che un ulteriore miglioramento della tecnologia a 5 nanometri.
Stando alle informazioni riportate – ripetiamo, da prendere sempre con le molle – le novità dell’A16 si concerterebbero su migliorie relative a CPU, GPU e memoria. Riferendo quanto già riportato in precedenza dall’analista Ming-Chi Kuo, il leaker ShrimpApplePro afferma che l’A16 permetterà di sfruttare le memorie LPDDR 5; questo tipo di memorie sono più veloci delle attuali e fino al 30% più efficienti dal punto di vista dei consumi rispetto alle LPDDR 4 sfruttate sugli iPhone 13 e 13 Pro.
Il chip M2 sul quale Apple starebbe lavorando dovrebbe essere il primo con tecnologia a 3nm della fonderia taiwanese, saltando dunque completamente i 4nm. Con M2 – tra l’altro – Apple sarà il primo cliente di ARM a sfruttare l’architettura ARMv9.
Apple starebbe lavorando a quello che sarà l’ultimo SoC della lniea M1, integrando ancora più core. M1, M1 Pro, M1 Max e M1 Ultra integrano core a basse prestazioni (Icestorm) e core ad alte prestazioni (Firestorm), in quantità che cambiano secondo il SoC. L’ultimo variante M1 che Apple avrebbe intenzione di realizzare sarà basato sul design dell’A15 Bionic e vantare i core ad alta efficienza energetica soprannominati “Blizzard”, e i core ad alte prestazioni “Avalanche”.
Il futuro nuovo chip della famiglia M1 è ovviamente pensato per i Mac, e la macchina target dovrebbe essere il Mac Pro. Il più potente chip M1 di Apple è attualmente l’M1 Ultra, un SoC che racchiude 114 miliardi di transistor, può essere configurato con un massimo di 128GB di memoria unificata, accessibile dalla CPU 20-core, dalla GPU 64-core e dal Neural Engine 32-core. L’M1 Ultra disponibile come configurazione del Mac Studio è già ora più veloce di uno Xeon 28-core di un Mac Pro Intel e dunque se Apple ha intenzione di offrire un Mac Pro con M1, questo desktop dovrà per forza essere più potente rispetto all’ultimo Mac Pro con CPU Intel.
Ad aprile sono circolate indiscrezioni secondo le quali Apple sta testando ben 9 diversi Mac con chip M2.