I segni del tempo si fanno sentire negli acciacchi, ma per gli appassionati Apple in salute la fine di un’era e lo scorrere inesorabile delle lancette è dato anche dall’uscita di scena dei prodigi della tecnologia di Cupertino, quelli che negli anni abbiamo avuto sempre con noi prima in casa, poi nello zaino, infine con orgoglio nella tasca, prima Mac poi MacBook, iPod e iPhone: per chi ha vissuto l’era iPod e la rinascita di Apple, l’uscita di produzione e di scena di iPod touch di settima e ultima generazione è senza dubbio uno di quei giorni.
L’annuncio di Apple è arrivato il 10 di maggio 2022, ventuno anni dopo l’introduzione del primo rivoluzionario lettore MP3 avvenuta il 23 ottobre del 2001. Lungi dall’essere il primo lettore MP3 sul mercato, che ne era letteralmente invaso da ogni marca e modello.
Ma il dispositivo di Cupertino, accolto in sordina e con sospetto per il prezzo elevato rispetto ai concorrenti che facevano mille cose in più, proponeva una sintesi mai vista prima di semplicità ed eleganza. Un piacere infinito da usare e continuare a usare, tutti i giorni, tanto che non si usciva mai senza, tanto che con grande sorpresa di utenti, mercato e anche degli esperti, le mille funzioni in più non interessavano più a nessuno.
Così, come dopo iPod, non sono più interessati a nessuno gli altri innumerevoli lettori MP3 che, a buon mercato, facevano tutti male mille funzioni che l’utente si stufava presto di fare. Finendo abbandonati nel fondo del cassetto, auricolari intrecciati inclusi.
Il fatto che Apple stia rimuovendo dai suoi siti web nel mondo ogni minimo riferimento a iPod touch di settima generazione non è una sorpresa, ma è senza dubbio la vera fine di un’era. Sul calendario e nei pensieri però, perché nelle tasche tutto era chiaro e ben deciso fin dal 2007 con il primo iPhone.
iPod touch e la famiglia iPod sono andati, ma ha ragione Greg Joswiak, responsabile marketing di Apple «Lo spirito di iPhone continua a vivere».