Onkyo – azienda giapponese di materiale elettronico, specializzata in apparecchiature home cinema e audio – ha avviato la procedura fallimentare presso la Corte Distrettuale di Osaka, con un passivo totale di 3,1 miliardi di yen (circa 24 milioni di dollari).
A riferirlo è Nikkei Asia; non sono riportati molti dettagli ma il giornale economico attribuisce il fallimento a “cambiamenti del mercato”, che ormai preferisce “streaming e smartphone”.
A metà 2020, Onkyo USA aveva proposto l’acquisto all’assemblea degli azionisti di VOXX, azienda proprietaria di brand del calibro di Klipsch, RCA, Magnat ed Heco oltre a una nutrita serie di marchi che realizzano componentistica automotive.
L’azienda di Osaka era stata “delistata” (eliminata dal listino di Borsa) ad agosto dello scorso anno; non è stata in grado di tenere il passo con i cambiamenti di mercato, comprendere le nuove modalità con le quali le persone ascoltano musica, con gli utenti che si sono spostati da impianti audio come i compatti sistemi stereo (area che un tempo era il core business di Onkyo) a dispositivi quali gli smartphone e i servizi di audio in streaming.
Due consociate di Onkyo che si occupavano della produzione di primo equipaggiamento (OEM), in altre parole l’assemblaggio per conto di altri brand, e la divisione che si occupava della rappresentanza commerciale, avevano già presentato istanza di fallimento volontario a marzo. Da allora, Onkyo ha sostanzialmente fermato la propria attività, ad esclusione della gestione di una controllata già venduta. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato a Nikkei Asia che sono stati effettuati tentativi per garantire le operazioni di business in un ambito più ristretto ma questi non hanno permesso di risolvere o arginare i problemi di liquidità.
Nata nel 1946, Onkyo ha iniziato l’attività con il nome di Osaka Denki Onkyo KK. Durante le fasi si fece notare soprattutto nel mercato dell’audio, degli altoparlanti e del Hi-Fi. Negli anni ’70 Onkyo ottiene una buona fama grazie ai suoi diffusori. I dirigenti non capirono l’importanza di dispostivi come l’iPod, che dal suo lancio oltre 20 anni addietro, conquistò gli utenti in tutto il mondo dando loro la libertà di portare sempre con sé la propria musica.
Yuji Masaki, capo del dipartimento degli uffici di Osaka di Teikoku Databank (istituto di ricerca sul credito privato), ha riferito che l’azienda ha cercato in tutti i modi di rimanere in vita con varie attività, inclusa la produzione di cuffie e auricolari, ma i provvedimenti non sono serviti e che la cessione di impresa sarebbe stata ad ogni modo un passo indietro.