Jane Horvath, Senior Director of Global Privacy di Apple, parlerà nell’ambito della conferenza Computers, Privacy, and Data Protection (CPDP) che si svolgerà dal 23 al 25 maggio a Bruxelles (Belgio) e che ha tra gli sponsor Apple, Google, Microsoft e Meta.
Lo riferisce il sito 9to5Mac spiegando che Horvath interverrà giovedì 24 nella sessione denominata “Il futuro della privacy. In che modo il multilateralismo sta plasmando la privacy nel mondo?”. Non sono noti altri dettagli sull’intervento della responsabile della Mela ma è facile ipotizzare gli argomenti, con Apple che da anni ribadisce che la privacy sia un diritto umano fondamentale e che l’obiettivo dell’azienda è creare tecnologie che tengano al sicuro e protette le informazioni delle persone.
La dirigente di Apple in questione non è intervenuta in molti eventi nei suoi circa undici anni di attività con tale incarico; il suo ultimo intervento risale due anni addietro nell’ambito del CES 2020 dove era stato indicato il punto di vista di Apple sulla privacy dei consumatori.
Il CEO di Apple, Tim Cook, è intervenuto più volte sull’argomento e recentemente ha espresso obiezioni sul Digital Markets Act (DMA), uno degli atti normativi dell’Europa che prevede divieti o restrizioni nell’esecuzione di specifiche pratiche commerciali, compreso l’obbligo di garantire l’interoperabilità con la propria piattaforma ad altre piattaforme concorrenti.
Anche Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering di Apple, si è più volte schierato fortemente a favore della privacy. “La privacy significa tranquillità, sicurezza. Significa avere il controllo quando si tratta dei propri dati” ha riferito Federighi il 28 gennaio dello scorso anno in occasione della giornata della protezione dei dati personali. E ancora: ““Il nostro obiettivo è creare tecnologie che tengano al sicuro e protette le informazioni delle persone. Riteniamo che la privacy sia un diritto umano inalienabile e i nostri team si impegnano ogni giorno per integrarla in tutto ciò che facciamo”.