Apple ha recentemente attuato un giro di vite sulle app non più aggiornate da tempo presenti sull’App Store, inviando ad alcuni sviluppatori una mail avvertendo che app “non aggiornate da parecchio tempo” verranno rimosse, dando 30 giorni di tempo per aggiornarle.
Alcuni sviluppatori si sono lamentati e Apple ha ora ribadito che la pratica in questione non è nuova e che si tratta di una decisione che era stata già illustrata sei anni addietro.
Il sito 9to5Mac riferisce che agli sviluppatori è stato ad ogni modo dato più tempo nell’ambito di una iniziativa per rivitalizzare l’App Store con editoriali quotidiani e maggiore chiarezza in materia di policy per la presenza sullo Store.
La Mela riferisce che eliminerà i software abbandonati dagli sviluppatori o che semplicemente non funzionano più. La rimozione dei software dall’App Store non significa che questi smetteranno di funzionare sui dispositivi nei quali sono già presenti, ma non saranno disponibili sui dispositivi sui quali non funzionano più.
Sei anni addietro, Apple aveva già indicato i criteri per l’eliminazione, spiegando che nell’ambito del processo di miglioramento dell’App Store, gli sviluppatori di app non aggiornate da tre anni e non in grado di soddisfare una soglia minima di download (app scaricate pochissime volte passati i tre anni), riceveranno una mail indicando la possibile rimozione.
La novità è che ora Apple offre agli sviluppatori più tempo per riproporre app non aggiornate o abbandonate: 90 giorni, anziché 30 giorni, tempo più che sufficiente per permettere di riproporre app compilate con gli ultimi strumenti di sviluppo e ottimizzarle per i dispositivi più recenti.