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Recensione Huawei P50 Pro, il camera phone per chi fa a meno di Google

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Torna Huawei in campo smartphone top, con Huawei P50 Pro, che si porta ancora dietro l’assenza dei servizi Google, che prova a far dimenticare con caratteristiche importanti e con un design particolarmente elegante. Ecco cosa ne pensiamo nella nostra prova.

A livello estetico il P50 Pro di Huawei somiglia più al P30 Pro, che non al precedente P40 Pro. Propone uno schermo curvo su ambo i lati, un retro in vetro arrotondato, e cornici in metallo. Il risultato è uno smartphone nettamente premium, elegante, e che nulla ha da invidiare ai concorrenti. Sembra estremamente pulito e sul frontale la tacca a pillola del P40 Pro lascia spazio ad una singola camera perforata.

Recensione Huawei P50 Pro

Il terminale riesce ad essere davvero sottile, con i suoi a 8,5 mm, si tiene bene in mano, e le linee estremamente minima vengono solo interrotte sul retro da un corpo camera davvero gigantesco. E’ comunque questo dettaglio a distinguere, a livello estetico, il terminale da altri competitor. A colpo d’occhio, insomma, si nota che si tratta di un Huawei, con questo stile iconico dei doppi cerchi, che in questo caso vengono impiegati per la camera, ma che in altri dispositivi del brand fungono anche da display per i selfie, come sul P50 Pocket.

Il lato sinistro è completamente pulito, mentre sulla destra sono disponibili bilanciere del volume e tasto accensione/spegnimento. Il carrellino per le Sim è posizionato in basso, accanto al connettore USB-C, mentre è assente il jack cuffie. Da notare anche la presenza di un blaster IR nella parte superiore, che permette al telefono di essere utilizzato anche come telecomando per TV.

Recensione Huawei P50 Pro

Schermo

Semplicemente ottimo. Si tratta di una unità OLED da 6,6 pollici in grado di mostrare neri assolutamente profondi e colori incisivi. Ha una densità di ppi molto elevata, pari a 450 e una frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz, anche se l’utente può scegliere di impostarla a 60 Hz per risparmiare batteria, o di utilizzare una frequenza dinamica, così da adattarla automaticamente a seconda di ciò che viene mostrato a schermo.

Recensione Huawei P50 Pro

Per quanto riguarda lo scanner di impronte digitali sotto il display è preciso, e in abbinamento con lo sblocco facciale, permette uno sblocco sempre rapido, preciso e funzionale.

Prestazioni

Considerando il prezzo di questo Huawei P50 Pro ci saremmo aspettati una scheda tecnica priva di compromessi. Invece così non è. Basti già guardare alla CPU, il chipset Qualcomm Snapdragon 888, e non lo Snapdragon 8 Gen 1. E’ vero, nell’uso di tutti i giorni i più faticheranno ad accorgersi della differenza, perché il terminale è davvero fulmineo in tutto, ma sulla carta non si tratta dell’ultimo processore disponibile su mercato. Non solo, si tratta di un processore alquanto anomalo, considerando che non supporta il 5G, ma è una versione 4G. Questo, certamente dovuto alle sanzioni applicate contro Huawei.

Recensione Huawei P50 Pro

Se l’assenza del 5G non era certamente un problema in passato, inizia adesso a sentirsi il peso di questa mancanza. Ovviamente, l’assenza del 5G non è l’unica limitazione, considerando che non sono presenti i servizi Google a bordo. Sul punto torneremo in seguito.

Al di là di queste assenze il terminale funziona egregiamente, senza alcun intoppo con una gestione dell’interfaccia utente estremamente fluida e reattiva. Senza leggere la scheda tecnica, come già anticipato, non ci si accorgerebbe dell’assenza dell’ultimo processore di punta, e la stragrande maggioranza dell’utenza non sentirà la differenza rispetto ad un top di gamma.

La presenza di Petal Search, il motore universale di Huawei, facilità l’utilizzo anche agli utenti meno esperti, quelli che vorrebbero trovarsi tra le mani un terminale pronto all’uso, senza dover cercare per la rete le app che non sono disponibili sullo store di Huawei, che di fatto sostituisce il Play Store.

Recensione Huawei P50 Pro

Petal Search è un motore di ricerca universale, che aiuta l’utente a trovare tutte le app di cui ha bisogno, indirizzandoli alle rispettive pagine di download, scegliendo ovviamente tra fonti sicure e certificate, primo fra tutti il Huawei App Gallery.

Ovviamente, la ricerca Petal Search non porterà gli utenti a poter usufruire di quelle app che richiedono i Google Play Service. Ad esempio, sebbene sia possibile utilizzare WhatsApp, non è possibile usufruire dei backup delle chat su Google Drive. Allo stesso modo, Petal Search non permetterà di scaricare nitidamente le GApps, come YouTube e altre. Queste, potranno essere utilizzate tramite pagine web, di cui è possibile mettere un link nella home.

Nel complesso, Huawei P50 Pro risulta essere un terminale particolarmente performante, e grazie all’ausilio di Petal Search l’utente potrà accedere a pressoché tutte le app di uso quotidiano, come i propri social preferiti. Certo, la mancanza dei Google Services si fa sentire, è inutile nasconderlo, ma se non siete proprio degli addicted dell’ecosistema Google, potreste anche sopravvivere senza problemi.

Fotocamere

Huawei P50 Pro introduce una nuova configurazione per il reparto fotocamere, con un sensore primario da 50 MP, affiancato da un sensore monocromatico da 40 MP con apertura f/1,6), oltre ad una camera ultrawide da 13 MP e una teleobiettivo da 64 MP, che offre uno zoom di circa 3,5x.

Recensione Huawei P50 Pro

Huawei è ben nota nel reparto fotografico, e tradizionalmente è tra i brand che più ha investito in questo campo, aprendo la strada alla fotografia computazionale anni prima che Apple pubblicizzasse la modalità ritratto, e ben prima che Google investisse sulla modalità notte.

La configurazione della fotocamera del P50 Pro offre molte opzioni di scatto, ed avere una visione ultra-ampia di una scena è sempre utile, così come la modalità macro dedicata per le immagini ravvicinate. Tuttavia, la gestione del colore tra queste modalità non è particolarmente omogenea. E così, una foto scattata utilizzando l’obiettivo wide risulterà più calda della stessa foto scattata con l’obiettivo ultragrandangolare. La stessa situazione si ha nel passaggio dal grandangolare al teleobiettivo periscopio dove si trova uno zoom ottico 3,5x, che raggiunge un livello di dettaglio incredibile.

Come era lecito aspettarsi dal terminale, Huawei P50 Pro scatta foto alla luce del giorno meravigliose, anche se la velocità dell’otturatore è più lento del previsto. Nella maggior parte delle situazioni non si tratta di un grosso problema, ma catturare l’attimo sarà difficile, soprattutto in quelle situazioni dove si ha una frazione di secondo per top scatto.

Recensione Huawei P50 Pro

Quando si tratta di fotografia in condizioni di scarsa illuminazione, le immagini del P50 Pro rimangono sempre impressionanti, anche se non così nitide. In alcuni casi abbiamo notato, inoltre, che attivare la modalità notturna peggiora le cose, sfocando leggermente l’immagine, che invece appare godibile senza alcuna modalità notte attiva.

Quando si tratta di acquisizione video, P50 Pro può registrare fino a 4K a 60 fps. Sia l’obiettivo grandangolare primario che il teleobiettivo periscopio hanno stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS), ma non ottiene lo stesso trattamento il sensore ultragrandangolare. Inoltre, l’obiettivo ultragrandangolare è limitato a 4K 30fps. In generale, l’esperienza video della fotocamera P50 Pro è molto buona.

Recensione Huawei P50 Pro

Sul frontale, P50 Pro sfoggia una camera selfie singola da 13 MP. La sua qualità è adeguata per la maggior parte delle situazioni e per la pubblicazione delle immagini sui social media, anche grazie al suo campo visivo ampio.

Come per la fotocamera principale, la fotocamera selfie supporta anche una serie di opzioni per i ritratti: funzionano bene quando si tratta di rilevare i bordi per gli effetti di sfocatura dello sfondo, anche se la camera ha la tendenza ad abbellire un po’ troppo il viso, opzione che comunque può essere disattivata.

Recensione Huawei P50 Pro

Autonomia

Huawei P50 Pro propone la ricarica cablata e wireless veloce ripresa dal Mate 40 Pro su una batteria da 4360mAh. L’assenza del 5G aiuta il terminale a mantenere la carica più a lungo, così da consentire il classico utilizzo intenso per tutta la giornata. La ricarica veloce è davvero buona, raggiungendo potenze di 66 W per la ricarica cablata, e 50W per quella wireless. Presente anche la ricarica wireless inversa, anche se limitata a 5W.

Conclusioni

Se si può fare a meno dell’universo Google, o meglio delle app native di Google, allora l’utilizzo di questo Huawei P50 Pro sarà certamente piacevole. L’esperienza di tutti i giorni è fluidissima, gli scatti sono eccellenti nella maggior parte degli scenari, e nel complesso il design del terminale è interessante.

Certo, il prezzo non aiuta, considerando il listino sopra i 1000 euro: messa in questi termini, l’assenza delle GApps potrebbe farsi sentire, così come il mancato supporto al 5G.

PRO

  • Ottimamente costruito
  • Estetica
  • Ottimo Display
  • Reparto camere
  • Autonomia e ricarica

PRO

  • Prezzo
  • Manca il 5G
  • Assenti i servizi Google

Il listino per la variante 8+256 GB è di 1199 euro. Su Amazon risparmiate qualcosina, anche se il prezzo è ancora leggermente sopra i 1000 euro.

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