Con l’accesso ad Horizon Worlds via web le commissioni saranno più basse: ne ha parlato Andrew Bosworth, CTO di Meta, dichiarando che lo sviluppo di questo accesso secondario alla piattaforma permetterà a Meta di trattenere “soltanto” il 25% del fatturato degli sviluppatori.
Questa nuova dichiarazione nasce dal fatto che nei giorni scorsi la società madre di Facebook è stata ampiamente criticata e accusata di ipocrisia da parte di Apple perché, dopo aver più e più volte fatto notare come la commissione al 30% di App Store fosse dannosa per gli incassi delle aziende, ha cominciato a chiedere quasi il 50% per gli acquisti che passano sotto il suo naso. In sostanza Meta si prende il 30% delle entrate che passano per il Quest Store e poi un ulteriore 25% sul 70% che resta in Horizon Worlds, intascandosi così complessivamente il 47,5% di quel che gli utenti spendono per comprare beni digitali all’interno del suo metaverso.
Un comportamento che come anticipato si sarebbe attirato addosso una valanga di critiche: così per placare gli animi l’azienda ora starebbe spiegando che ci sarebbe un modo per far sì che agli sviluppatori venga tolto soltanto il 25%. In pratica si starebbe sviluppando una versione web di Horizon Worlds, semplificata nella sua struttura in quanto funzionerebbe senza l’ausilio di un visore, e chi fa acquisti da qui fa risparmiare agli sviluppatori un sacco di soldi.
Questo perché Meta prevede una sola commissione, pari al 25%, per chi fa gli stessi acquisti via web anziché dal visore. Per i creatori di contenuti – dicono – sarebbe una consolazione, perché non dovrebbero più preoccuparsi di perdere quasi la metà dei ricavi dalle vendite, dall’altra parte gli utenti invece potrebbero acquistare un oggetto digitale nella versione web di Horizon Worlds sapendo che poi il suo designer otterrebbe una porzione molto più grande della torta rispetto al portare a termine lo stesso acquisto in VR.
Questa idea però non convince, tanto che molti sviluppatori continuano a pensare che l’unica soluzione per essere certi di guadagnare abbastanza sarà purtroppo quella di aumentare i prezzi. Per Bosworth invece è soltanto Apple la pecora nera: l’azienda «prende il 30% dal software e un margine significativo dai propri dispositivi. Sfruttano il loro potere di mercato per favorire i propri interessi commerciali, il che comporta grandi spese per gli sviluppatori». Di conseguenza quella di portare le commissioni quasi al 50% sarebbe una scelta necessaria – spiega – perché sarebbe l’unico modo «per aiutare a costruire un ecosistema diverso».
Secondo Meta, il metaverso comunque non si può fare senza reti cellulari migliori: nel frattempo, i primi occhiali dell’azienda per la realtà aumentata sono previsti per il 2024.