L’invasione dell’Ucraina da parte delle Russia è iniziata il 24 febbraio e la maggior parte dei colossi della tecnologia e non solo hanno annunciato blocchi completi e restrizioni ormai già da giorni, se non addirittura settimane: lo stop completo di tutte le spedizioni di prodotti di LG arriva così in ritardo rispetto a quanto già fatto dalle principali multinazionali.
La comunicazione di LG è stata rilasciata sabato 19 marzo: la società non offre chiarimenti circa le tempistiche dell’annuncio e nemmeno su quanto durerà lo stop di tutte le spedizioni di prodotti in Russia. «LG Electronics sospende tutte le spedizioni in Russia e continuerà a seguire da vicino la situazione mentre si evolve». La società precisa che monitorerà la situazione e che sosterrà i soccorsi umanitari «Siamo profondamente preoccupati per la salute e la sicurezza di tutte le persone e LG rimane impegnata a sostenere gli sforzi di soccorso umanitario».
Anche se LG ha abbandonato il settore smartphone, il marchio è presente con i suoi prodotti in praticamente tutte le principali categorie dell’elettronica di consumo, da computer e televisori fino a condizionatori, frigoriferi ed elettrodomestici. Per questa ragione il recente blocco delle spedizioni dei prodotti LG in Russia, unito a quello già annunciato da Samsung, che detiene un catalogo ancora più esteso, significa lo stop completo a due due più importanti marchi al mondo. I cittadini russi possono continuare a contare sui marchi cinesi che non si sono uniti ai blocchi, ma scelte e opzioni risulteranno molto più limitate.
Nella speranza che il conflitto finisca rapidamente, le sanzioni da e verso la Russia rischiano di provocare gravi problemi, tra cui si teme anche la fine di Internet come l’abbiamo conosciuta finora. Negli scorsi giorni PayPal ha azzerato le commissioni per i trasferimenti in denaro da e verso l’Ucraina: ne abbiamo parlato in dettaglio in questo articolo.
Per tutte le notizie di tecnologia che ruotano attorno alla tematica della guerra tra Russia e Ucraina, e per vedere quali sanzioni hanno applicato le big tech, come Apple, il link da seguire è direttamente questo.