Quasi ogni giorno un’auto Tesla, mentre viaggia a velocità sostenuta, decelera autonomamente, in maniera del tutto casuale e pericolosa: sono oltre trecento le segnalazioni registrate in meno di un anno, troppe per far sì che il fenomeno universalmente etichettato con il binomio di “frenata fantasma” passi inosservato.
La National Highway Traffic Safety Administration ha così annunciato l’avvio di una indagine nei confronti dell’azienda di Elon Musk per far luce sui «354 reclami per presunta attivazione inaspettata dei freni nei veicoli Tesla Model 3 e Model Y del 2021-2022» registrati dall’Office of Defects Investigation del dipartimento dei trasporti statunitense negli ultimi nove mesi.
Pare che questo imprevisto si verifichi «mentre si utilizzano le funzionalità ADAS (i sistemi avanzati di assistenza alla guida che accompagnano i conducenti nelle funzioni di guida e parcheggio, ndr) incluso il controllo automatico della velocità di crociera adattiva» si legge nel riepilogo pubblicato dal dipartimento. «Il veicolo aziona inaspettatamente i freni durante la guida a velocità autostradale. I denuncianti riferiscono che la rapida decelerazione può verificarsi senza preavviso, in modo casuale e spesso ripetutamente all’interno dello stesso viaggio».
L’indagine servirà per determinare la portata e la gravità del problema e valutare appieno i relativi problemi di sicurezza. Molte delle denunce sono state depositate di recente: secondo quanto riporta il Washington Post, dopo aver pubblicato un articolo relativo a questo problema, la NHTSA ha ricevuto all’incirca 250 reclami nelle due settimane successive, che si sommano ai 107 raccolti nei tre mesi precedenti e ai 22 registrati invece nei 22 mesi precedenti. «E’ quando un veicolo viene verso di me che l’auto preme casualmente il freno» ha raccontato Sally Bergquist, di Alexander City, proprietaria di una Model S del 2021, vittima della frenata fantasma: «questa frenata casuale mi preoccupa davvero».
Nell’ultimo trimestre Tesla ha dovuto richiamare una serie di autovetture per alcuni difetti dovuti ad un qualche problema software. Ma nonostante tutto, i veicoli dell’azienda continuano a dominare una buona fetta di questo mercato e l’amministratore delegato è fermamente fiducioso della tecnologia di guida autonoma della sua azienda. «Non è un piccolo optional, ma l’aggiornamento software forse più profondo della storia».