Il primo importante aggiornamento di Ableton Live 11 ora è disponibile per tutti gli utenti: si tratta della nuova versione che introduce il supporto nativo ai chip M1 di Apple, rendendo così la DAW pienamente compatibile coi nuovi Mac senza dover passare per l’emulatore Rosetta 2.
L’azienda stava già testando questa integrazione tramite una beta resa disponibile a settembre, ma la versione rilasciata poche ore fa è stabile e destinata a tutti i possessori di questa versione della popolare suite di produzione musicale. Aggiornando alal versione 11.1 di Ableton, gli utenti Mac possono quindi beneficiare del supporto nativo ai nuovi processori M1 costruiti da Apple, il che significa soprattutto che potranno sfruttare a pieno la potenza di calcolo della macchina.
Importanti benefici in termini di velocità si riscontrano soprattutto quando si utilizzano simultaneamente più plug-in, condizione questa che generalmente affatica il computer in quanto richiede l’impiego di ingenti risorse di sistema. Con l’emulatore Rosetta 2 in azione questo rallentamento risultava ancora più evidente, mentre adesso potendo sfruttare l’architettura M1 il carico di lavoro viene notevolmente allegerito.
Ableton Live 11.1 apporta anche altre novità, tra cui ad esempio miglioramenti alla visualizzazione della disposizione delle schermate, semplificando la navigazione quando si utilizzano i tasti direzionali. Permette anche di personalizzare il misuratore della CPU per mostrare sia i livelli medi che quelli attuali, oppure uno soltanto di questi due valori.
C’è anche un nuovo effetto audio, Shifter, sia in Live Standard che Suite, progettato per il pitch shifting, il ring modulation e lo shifting della frequenza. Sono stati anche introdotti due strumenti in Max for Live chiamati Align Delay e MIDI Shaper: il primo permette di compensare il ritardo, mentre col secondo è poissibile generare la modulazione via MIDI.
Vale la pena ricordare che Ableton Live 11 non si aggiorna automaticamente a quest’ultima versione: gli utenti invece devono necessariamente accedere al sito web dell’azienda e scaricare la nuova versione direttamente da lì.