Audi e il provider tedesco RWE, che distribuisce energia a oltre 120 milioni di persone in Europa e Nord America, collaborano per dare una seconda vita alle batterie automotive esauste. RWE ha inaugurato un impianto stazionario di stoccaggio dell’energia a Herdecke, in Germania, basato sugli accumulatori agli ioni di litio usati dei SUV elettrici dei quattro anelli. Grazie a 60 moduli batteria, l’impianto di stoccaggio sarà in grado di immagazzinare sino a 4,5 megawattora.
Le batterie esauste destinate al progetto pilota del provider RWE provengono dai “muletti” utilizzati dalla Casa dei quattro anelli per lo sviluppo di Audi e-tron, prima vettura full electric del marchio. Dopo una prima vita dedicata alla trazione, gli accumulatori conservano una capacità residua superiore all’80%, ideale per lo stoccaggio stazionario dell’energia.
A detta del produttore la seconda vita delle batterie agli ioni di litio può avere una durata superiore a 10 anni a fronte di costi sensibilmente inferiori alle celle nuove. Così facendo, l’impronta ecologica dell’intero ciclo di vita degli accumulatori – dalla produzione allo smaltimento – viene distribuita in modo sostenibile attraverso due fasi operative: la prima in ambito automotive, la seconda in ottica stazionaria.
A ottobre 2021, RWE ha completato un “case”di 160 metri quadri per ospitare 60 moduli batteria Audi, del peso di circa 700 chilogrammi ciascuno, presso l’impianto idroelettrico di pompaggio di Herdecke, nel Nord Reno-Westfalia. L’installazione è attiva dallo scorso mese di novembre e RWE prevede a breve di integrare la centrale di stoccaggio all’interno della rete distributiva, inizialmente per sostenere la stabilità del network nei momenti di picco della domanda e successivamente sperimentando strategie di commercializzazione dell’energia.
«Lo stoccaggio di energia mediante batterie ad alta capacità gioca un ruolo essenziale per la rivoluzione energetica sostenibile attesa nel prossimo futuro» dichiara Roger Miesen, CEO di RWE. «L’immagazzinamento flessibile è cruciale per compensare le fluttuazioni nella disponibilità d’energia rinnovabile e per stabilizzare la rete».
E ancora «Ad Herdecke stiamo testando come gli accumulatori automotive giunti a seconda vita siano estremamente efficaci ed efficienti una volta collegati in serie, costituendo un’alternativa virtuosa al ricorso alle batterie nuove. L’esperienza acquisita mediante questo progetto pilota aiuterà nell’identificare ulteriori applicazioni di ‘second life’ delle batterie esauste».
In funzione dei risultati conseguiti ad Herdecke, RWE riferisce che realizzerà in futuro impianti di stoccaggio di maggiori dimensioni, basati sul reimpiego delle batterie automotivee su di una tecnologia innovativa che prevede il collegamento in serie dei moduli, così da aumentarne la tensione operativa.
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