Apple ha messo sotto controllo le strutture di Foxconn nel distretto di Chennai (India) dopo le proteste dei lavoratori per condizioni di vita al di sotto degli standard.
Lo riferisce Bloomberg spiegando che nelle strutture di Foxconn in questione vengono assemblati prodotti come gli iPhone, e che Foxconn si è scusata per l’accaduto.
La struttura nella suddivisione di Sriperumbudur (nello stato federato del Tamil Nadu), era una di quelle sfruttate per l’assemblaggio di iPhone 12 prima della sospensione delle attività.
Un portavoce di Apple ha dichiarato: “In seguito alle recenti preoccupazioni sulla sicurezza alimentare e alle condizioni degli alloggi di Foxconn Sriperumbudur, abbiamo inviato controllori indipendenti. Abbiamo scoperto che alcunie delle sistemazioni usate come dormitori e le sale da pranzo usate dai dipendenti non soddisfano i nostri requisiti e stiamo lavorando con il fornitore affinché siano garantite e rapidamente implementate una completa serie di azioni correttive”.
Pochi giorni addietro lo stabilimento di Sriperumbudur – che impiega circa 17.000 persone – è stato chiuso dopo proteste di centinaia di dipendenti finiti in ospedale per intossicazione alimentare.
Un portavoce di Foxconn ha dichiarato a Reuters che la società sta apportando le modifiche richieste adottando misure immediate per migliorare le strutture, riferendo che tutti i dipendenti continueranno a essere pagati mentre si apportano i miglioramenti necessari per riavviare le attività.
È la seconda volta in un anno che in strutture che lavorano per conto di Apple in India si verificano incidenti con conseguenti disordini. Nel dicembre del 2000, alcuni dipendenti degli stabilimenti indiani di Wistron protestarono violentementecon uffici e impianti messi a soqquadro, auto capovolte e vetrine frantumate. il mancato rispetto delle condizioni salariali da parte della Wistron che non avrebbe corrisposto lo stipendio ai dipendenti nella misura pattuita nei contratti di lavoro. Apple ha all’epoca aperto una inchiesta per capire se Wistron ha violato le linee guida dei fornitori in merito alla gestione della forza lavoro. Le autorità dello stato del Karnataka avevano rilevato salari insufficienti per i dipendenti, cattive condizioni di lavoro, orari irregolari e una scarsa conoscenza delle normative pensate per garantire la sicurezza dei lavoratori.