A ottobre di quest’anno Ericsson ha citato in giudizio Apple pretendendo da quest’ultima una dichiarazione sulle tariffe imposte per alcuni brevetti, a detta deli svedesi “equi e ragionevoli”.
Secondo Ericsson, Apple ha usato metodi impropri per ridurre le commissioni che deve pagare sulle royalty. La Mela dal canto suo rifiuta di pagare i brevetti in licenza con metodologie diverse da quelle finora proposte.
I problemi nascono a ridosso di negoziati per nuovi termini di licensing. Secondo Apple, le tariffe di Ericsson non sono proposte a condizioni FRAND (Fair, Reasonable, And Non-Discriminatory, eque, ragionevoli e non discriminatorie) e ora Cupertino accusa Ericsson di “tattiche intimidatorie” nel licensing di tecnologie critiche nell’ambito delle telecomunicazioni, in particolare alcune legate al 5G.
Apple accusa Ericsson di pretese irragionevoli, e Florian Mueller – esperto blogger di questioni legali che riguardano le aziende del mondo IT – fa notare che mancano pochi giorni alla scadenza di importanti contratti tra le due aziende, che Cupertino è pronta a dare battaglia ed ha allo scopo assunto due noti avvocati “rock-star” del ramo, Ruffin Cordell e Joseph Mueller.
A maggio di quest’anno Ericsson e Samsung hanno sotterrato l’ascia di guerramettendo fine alle dispute legali, siglando un accordo per scambiarsi licenze brevettuali che riguardano “tutte le tecnologie cellulari”, ponendo fine a dispute che duravano da anni.
L’azienda svedese vanta un elevato di brevetti nel settore della comunicazione digitale, inclusi brevetti essenziali per la comunicazione mobile, ha guidato l’implementazione delle comunicazioni mobili e della banda larga mobile, e vanta forti partnership con tutti i maggiori operatori del settore della telefonia