Per includere le nuove funzionalità negli AirPods, Apple ha dovuto costantemente miniaturizzare i componenti interni da una generazione all’altra. Questo lo si può ben vedere attraverso alcune immagini in sezione ottenute tramite la tomografia computerizzata che hanno consentito di guardare tridimensionalmente l’anatomia degli AirPods di prima generazione e di confrontarla con quella degli AirPods Pro e degli AirPods di terza generazione.
Questi ultimi sono infatti i due modelli che nel corso degli anni hanno presentato importanti aggiornamenti rispetto alla versione iniziale, annunciata nel 2016, che nel confronto rappresenta il design principale al quale si è ispirata Apple per la realizzazione delle versioni successive.
Le scansioni pubblicate in rete mostrano ad esempio come la batteria sia il componente più grande degli AirPods di prima generazione, occupando praticamente l’intero spazio disponibile lungo lo stelo: dentro l’auricolare c’è il chip H1 di Apple mentre in fondo un unico microfono rivolto verso il basso.
Nel passaggio ad AirPods Pro, Apple ha ripensato completamente la struttura interna a partire dal posizionamento dei componenti, ma forse il cambiamento più evidente è la posizione della batteria: con questa versione l’azienda ha infatti accorciato lo stelo e ridimensionato l’intero corpo, di conseguenza inserire una batteria che fosse in grado di fornire un’autonomia sufficiente dev’essersi rivelata una sfida, tanto che alla fine ha trovato posto direttamente nella testa degli AirPods Pro, che è cresciuta leggermente di dimensioni.
Dalle immagini si vede anche che diversi altri componenti sono stati miniaturizzati e uniti in un singolo circuito stampato, il che è notevole se pensiamo che questi auricolari sono anche i primi ad includere la tecnologia Adaptive EQ che per poter funzionare richiede un terzo microfono posizionato nella medesima zona. Lo spostamento della batteria ha anche consentito ad Apple di integrare nello stelo i sensori tattili con il riconoscimento della pressione per poter controllare la musica e l’assistente vocale.
Con gli AirPods di terza generazione si può ben vedere che il design di partenza è quello di AirPods Pro, mentre la disposizione di alcuni componenti e sensori richiamano la struttura degli auricolari di prima generazione. La batteria è rimasta nella testa, mentre lungo lo stelo è stata spostata gran parte della componentistica.
Il confronto tra le immagini fornite dal sito web “Scan of the Month” che periodicamente effettua una tomografia computerizzata ai prodotti più popolari per scoprire come sono stati progettati ci serve soprattutto come punto di partenza per provare a immaginare quello che verrà dopo: si dice infatti che con gli AirPods Pro di prossima generazione Apple eliminerà del tutto lo stelo, il che significa rivedere nuovamente l’intera struttura interna delle cuffie.