Il Giappone ha intenzione di istituire un regime di aiuti mirante a concedere sovvenzioni per la creazione di fabbriche di chip nazionali e il primo impianto produttivo a ottenere sovvenzioni dovrebbe essere di TSMC.
Lo riferisce Reuters che a sua volta cita il quotidiano Nikkei, spiegando che il governo ha previsto centinaia di miliardi di yen di sostengo nell’ambito del bilancio rettificativo e suppletivo per la creazione di fondi per Nedo, l’Agenzia governativa giapponese per l’energia e lo sviluppo tecnologico.
Le aziende saranno ammissibili alle sovvenzioni a condizione che siano in grado di incrementare la produzione in fasi caratterizzata da un’offerta insufficiente. Il Primo Ministro Fumio Kishida ha promesso un “nuovo capitalismo”, con una politica di spesa espansiva che prevede, tra le altre cose, l’aumento della produzione interna di semiconduttori.
Il governo del Sol Levante dovrebbe sovvenzionare TSMC con quasi la metà dei 8,82 miliardi di dollari previsti, contribuendo alla creazione entro il 2024 di una fabbrica di chip a Kumamoto, nel sud del Giappone. Tale struttura dovrebbe produrre semiconduttori per le auto, sensori per fotocamere e altri componenti difficili da trovare per via della crisi delle materie prime che stanno creando carenza di microchip.