Apple ha aderito al Blender Development Fund in qualità di mecenate, impegnandosi con contributi in denaro, competenze ingegneristiche e altre risorse destinate a Blender, software libero e multipiattaforma di modellazione, rigging, animazione, montaggio video, composizione, rendering e texturing di immagini tridimensionali e bidimensionali.
L’annuncio è arrivato dalla Blender Foundation (sviluppatori di Blender), spiegando che la Mela sosterrà il continuo sviluppo di elementi chiave di Blender. Oltre a sostenere economicamente lo strumento di grafica 3D, Apple – come accennato – offrirà competenze ingegneristiche e altre risorse destinate sia al team di Blender, sia più in generale alla comunità di supporto, “contribuendo a sostenere artisti e sviluppatori di Blender”.
Tom Soosendaal, CEO di Blender, ha riferito che macOS sarà una piattaforma supportata appieno. Apple ha anche rilasciato una patch per il backend Metal destinato al rendering con la tecnologia Cycles GPU su Mac.
Today Apple joins the Blender Foundation’s Development Fund as a corporate Patron member. Welcome! https://t.co/7jtN8yLuE6 #DevFund #b3d
— Blender (@Blender) October 14, 2021
Blender riferisce che i propri fondi per lo sviluppo offrono servizi gratuiti e liberamente accessibili per quanti contribuiscono al software. Alcuni delle attività di sostegno hanno permesso la soluzione di bug, la revisione di parti di codice, la redazione di documentazione tecnica e incarichi a pagamento.
I fondi, riferiscono ancora gli sviluppatori, permetteranno di attivare contributi e sovvenzioni destinate agli sviluppatori “per generici e ampiamente condivisi progetti”.
Ad aprile di quest’anno è stata presentata la prima versione di Blender specificatamente ottimizzata per i Mac con CPU M1. Come sempre Blender mette a disposizione strumenti per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle, altre simulazioni non lineari e per la creazione di applicazioni/giochi 3D.
L’editor supporta oggetti multipli, animazioni non lineari e funzionalità per l’animazione di figure e creazione di espressioni. Riguardo agli effetti fisici sono simulabili anche fumo, nuvole, fuoco ed effetti particellari Ricordiamo che l’applicazione deriva da un software sviluppato internamente dallo studio di animazione olandese NeoGeo.
L’autore principale, Ton Roosendaal, fondò la società Not a Number Technologies (NaN) nel 1998 per continuare a sviluppare e distribuire il programma, inizialmente distribuito come software proprietario a costo zero (freeware) fino alla bancarotta della società 2002. I creditori acconsentirono al rilascio del programma come software libero con licenza GNU General Public License, dietro il pagamento una-tantum di 100.000 euro.
Una campagna di raccolta fondi consentì di raggiungere velocemente l’obiettivo e rilasciare il codice sorgente. Il progetto è molto attivo ed è guidato dalla Blender Foundation, organizzazione danese non-profit con uffici ad Amsterdam che ha lo scopo di seguire e incrementare lo sviluppo di Blender