Completamente riprogettate, le nuove cuffie In-ear Razer HammerHead True Wireless 2021 sono così diverse dal modello precedente da ereditare, in pratica, solo il nome.
Come da tradizione Razer, la qualità non si fa pregare ma finalmente vediamo un carattere preciso anche esteticamente, con caratteristiche che faranno felici i gamer, ma anche chi ama distinguersi.
Come prima, più di prima
Appena presentate, le nuove Razer HammerHead True Wireless 2021 ci hanno subito suggerito che qualche cosa era cambiato, e che non erano solo qualche passo in più rispetto alla prima versione a filo o alla seconda wireless, ma che il progetto era stato rivisto dalle fondamenta.
La scatola è meno appariscente che in passato, ma allo stesso tempo più attenta all’ecosistema, e in gran parte reciclabile: al suo interno le cuffie vere e proprie alloggiate nella culla, tutta nuova, un libretto di istruzioni, i gommini di ricambio e il cavo di ricarica USB-C/USB-A.
D’altra parte non serve altro: le Razer HammerHead True Wireless 2021 arrivano in buona parte già cariche e sono pronte per essere usate sin da subito. Una volta aperta la culla si avvia da sola la modalità pairing e con un paio di tap sull’iPhone sono già pronte per essere utilizzate.
La nuova culla si distingue già dalla precedente prima di tutto per le dimensioni, ora più generose, ma anche per la cintura che apre e chiude il coperchio, più “sul pezzo” di quella vecchia.
In realtà la culla di questo modello è piacevole nel design quanto nel tocco: la forma è comoda, il LED frontale indica nei colori e nella frequenza di illuminazione sia lo stato della batteria che l’attività di pairing, nella parte sotto sosta il connettore USB-C per la ricarica mentre nella parte sopra trova posto la scritta RAZER incisa.
L’interno della culla, la cui apertura del coperchio è accompagnata da una molla che lascia il coperchio aperto o chiuso, mai in uno stato intermedio (che potrebbe essere pericoloso per il consumo di batteria), è tutto in plastica lucida, con un piacevole contrasto con la leggera satinatura esterna.
E luce fu
Già dalla prima apertura della culla appare chiara quella che è una delle caratteristiche più intriganti delle Razer HammerHead True Wireless 2021: in mezzo alla plastica nera della culla e delle cuffie, emerge l’illuminazione del logo presente ai lati degli auricolari.
Chi conosce il marchio Razer sa che ha fatto dell’illuminazione RGB uno dei propri cavalli di battaglia, seguendo un trend molto chiaro in tutto il mondo gamer (noi l’abbiamo visto recentemente in alcuni prodotti, come il mouse Razer Basilisk V3 o nella tastiera Razer Blackwidow V3 Mini Hyperspeed).
L’illuminazione è completamente controllata dall’App, di cui parliamo tra poco, ed è facoltativa, ma la novità è tale che, specie all’inizio è irresistibile e chiunque non vedrà l’ora di mostrarla, perlomeno, ad amici e colleghi, se non per chi gioca, usarla durante un torneo o una partitella tra amici.
Al di la del fattore appariscente, il LED luminoso sotto il logo Razer è molto luminoso e ben realizzato, costituendo più che una caratteristica peculiare di questo modello, secondo il parere di chi scrive, un precedente che indica quello che sarà il trend del futuro, perlomeno per il marchio coreano.
Disegnato per l’orecchio
Gli auricolari veri e propri sono passati della forma “Half Ear” a quella “In-Ear” (come nella prima versione a filo), con un guadagno netto in qualità audio, come vedremo tra poco.
L’auricolare adesso è di dimensioni generose, ma la buona notizia è che la nuova forma offre un eccellente bilanciamento e una estrema comodità nell’orecchio, data probabilmente dalla scelta dei materiali di costruzione.
Indossare le cuffie è un vero piacere e, diversamente da diversi modelli più economici, chi scrive non ha sofferto del fastidioso ritorno del battito cardiaco che risuona quando le si indossa e nelle pause tra un brano e l’altro.
Insomma, non che gli altri modelli siano drasticamente indietro, perché in riferimento al dettaglio comodità abbiamo visto negli ultimi due anni una attenzione particolare da parte di tutti i produttori, ma forse queste sono le cuffie In-Ear più comode che abbiamo provato, fattore non secondario per un prodotto del genere.
Audio e Chroma
Per l’utilizzo corretto delle cuffie basta semplicemente una connessione Bluetooth con un Device compatibile, ma è chiaro che nel caso di un Device mobile l’utilizzo di non una ma due App comporta dei guadagni qualitativi non indifferenti.
La prima App, nonché quella più utile, è Audio di Razer, disponibile per iOS e per Android, che in pratica supervisiona il funzionamento ma soprattutto offre diverse personalizzazioni da non sottovalutare.
La prima parte riguarda l’equalizzazione: sono presenti quattro preset diversi in aggiunta a quello standard (Amplificato per tonalità più importanti, Bassi migliorati per chi ama un sound più giovane, Chiarezza migliorata per medi e alti più distinti ed infine Voce, utile nelle chiamate o per chi ascolta Audiolibri o podcast).
In aggiunta a questi, un ulteriore set Personalizzato dove è possibile intervenire manualmente su alti, medi e bassi e trovare il proprio sound specifico (che però non è registrabile, peccato, sarebbe stato comodo averne più di uno da richiamare).
La seconda parte riguarda la cancellazione attiva del rumore (ANC): questa funzionalità non è più una novità neppure su questo genere di prodotti, ma proprio per questo su modelli dai 100 Euro in su è oramai scontata.
Qui la cancellazione attiva del rumore è data in tre modalità: con Disattivata, il circuito è spento e la riduzione è solo passiva, data dai gommini che riducono in parte il ritorno esterno.
Il set Attiva è aiutato dai microfoni presenti nella parte alta della scocca, appena sopra il logo, che analizzano i rumori esterni proponendo una forma d’onda uguale e contraria cercando di azzerarli, lasciando passare solo la musica (o l’audio del Device) ed infine la modalità Ambientale, che invece utilizza i microfoni per esaltare l’audio esterno, in modo che chi cammina non si perda nulla di quello che succede vicino, aumentando la sicurezza e la percezione.
Il risultato di quest’ultimo set è utile, anche se talvolta l’esaltazione è eccessiva e per rispondere al saluto di qualcuno, abbiamo dovuto togliere l’auricolare (ma parte di questo potrebbe anche dipendere dal resto del rumore attorno).
I risultati sono molto buoni a confronto della categoria, inferiori solo a cuffie vere e proprie: non in modo esclusivo, ma che comunque si pongono come nella parte alta della classifica.
Chi scrive ha provato le cuffie diverse volte in camminate in città e, seppure la modalità Attiva non produce un vero e proprio silenzio assoluto, è anche vero che gli unici rumori che passano sono solo parte più alta dei disturbi generali. Ad esempio, si sente il rumore di un autobus che passa ma non il disturbo dato dal rumore di sottofondo dell’autobus stesso, nel senso che il sistema esclude tutto il rumore di contorno, lasciando solamente quello centrale, asciutto.
In treno l’isolamento è molto buono e se si tratta di un Frecciarossa o di un modello veloce di Italo, l’azzeramento è assoluto, mentre per modelli più “popolari” come i regionali qualche rumore di sottofondo passa lo stesso.
La parte finale dell’App Audio verte sulla mappatura delle funzionalità touch delle cuffie: questa parte è molto bella perché possiamo personalizzare tutti i comandi uno a uno in base a come li preferiamo e le cuffie ricordano il set-up anche con Device dove l’app non c’è. Tap, doppio tap, triplo tap, tap lungo o altri, sono perfettamente definibili funzione per funzione.
La seconda App, Chroma, come suggerisce il nome serve per definire il colore o i colori, la frequenza e la luminosità del LED negli auricolari. Sono disponibili quattro set (di cui uno che cambia in base alla musica) liberamente personalizzabili ove possibile nel colore e nell’intensità, oltre che registrabili nei preferiti. Sottolineiamo che l’App Chroma serve esclusivamente per il cambio, ma le cuffie operano lo stesso con i LED anche se l’App non è installata.
Musica via preset, oppure personalizzata
La prima volta che abbiamo usato queste cuffie, ascoltando qualche brano su Spotify, lo abbiamo fatto senza toccare l’App e il suono, pur dettagliato e soddisfacente, ci è parso simile ad altri modelli nel mercato.
Ma una volta iniziato ad esplorare le peculiarità dell’App Audio abbiamo subito iniziato ad assaporare la potenza e versatilità del set Amplificato.
Qui i brani musicali offrono una risposta davvero importante, simile per certi versi a quella riscontrata nelle Razer Opus X pur con le dovute differenze, che enfatizza tutta lo spettro di frequenze (20 Hz – 20 kHz con sensibilità da 91 dB a 1 mW/1 kHz).
Tutti i brani sono risultati migliori utilizzando questo preset anche se in effetti l’impressione è che le frequenze basse siano enfatizzate un po’ di più delle alte e medie. Solamente in alcuni casi abbiamo notato una distorsione, ma è bastato abbassare di una tacca il volume per tornare in un ascolto impeccabile.
Il suono è comunque corposo e importante ma soprattutto dettagliato, camminando si ha l’impressione che il suono giri e completi l’ambiente attorno e soprattutto non abbiamo notato effetti collaterali nella cancellazione del rumore per quanto riguarda la qualità della musica.
Anche se non sono cuffie a 360° specifiche, è bello ascoltare qualche brano cantato o meno durante una camminata all’aperto, e pensare che la musica proviene si dalle cuffie, ma che sembra anche da una fonte tutto attorno.
In alcuni casi, specie dove i brani optano per una voce calda ma decisa, come ad esempio può capitare con voci molto particolari come quella di Emma Marrone, Whitney Houston o Giusy Ferreri (non si prendano ad esempio le differenze qualitative degli artisti, è solamente una citazione per la tipologia di tono vocale, corposo e caratteristico) le cuffie riescono ad offrire il meglio, enfatizzando la voce e migliorando le tonalità della musica (come detto, con il set Amplificato si hanno i risultati migliori, a meno di non saper mettere mano all’equalizzatore).
Unitamente alla comodità offerta durante l’ascolto, il risultato si pone al top tra le cuffie provate e assolutamente competitivo rispetto a quello che è il target della categoria, le AirPods Pro di Apple, verso le quali questo modello vince sia per la presenza dei LED e per la funzione Gaming.
L’ascolto degli altri preset l’abbiamo utilizzato sia per qualche call via Microsoft Teams sia anche per l’ascolto delle partite tramite l’App RaiPlay Radio, ma sempre utilizzando Voce, mentre per quanto riguarda Chiarezza non c’è mai stata l’occasione e, secondo chi scrive, è forse un preset ridondante e utile solo per qualche film.
Per la musica ma anche per i giochi
Abbiamo utilizzato e provato le nuove Razer HammerHead True Wireless 2021 come abbiamo detto durante diverse uscite all’aperto, ascoltando prevalentemente musica e qualche partita di calcio, ma anche con il Mac in casa durante qualche call via Teams, non facendoci mancare neppure qualche sessione a Diablo, nella quale abbiamo abilitato la modalità SmartLink, che attiva la modalità a bassa latenza (60 ms), utilissima per chi gioca perché così non percepisce la differenza tra quello che vede nel gioco e l’audio che arriva.
Questa caratteristica, che è inutile nella musica ma neppure fondamentale nei film, durante una partita può fare moltissima differenza, perché molti titoli (specie quelli in prima persona) puntano molto sull’audio perché è un input fondamentale per ricreare lo spazio non visivo attorno all’utente, e qualche millisecondo di ritardo può vanificare una manovra e morire per un proiettile vagante, vanificando una vittoria.
La modalità a bassa latenza, che si attiva sia dall’App sia attraverso un tap programmato, consuma più batteria perché “spreme” il chip bluetooth delle cuffie, per cui non va attivata sempre ma solo quando, appunto, il tempo reale nell’audio è necessario (magari in associazione con un Razer Kishi, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa).
Per il resto le cuffie si sono dimostrate un compagno affidabile e davvero comodo: l’audio nelle chiamate è buono, con margini di miglioramento dovuti alla forma e alla posizione del microfono, quando si è in casa, faticando di più all’esterno, dove qualche rumore di auto o di autobus vicini rende la telefonata più complessa.
Buona la terza
La terza generazione di queste cuffie (considerando anche la prima a filo) è sicuramente la migliore, per molti motivi. Senza dover tirare in ballo la famosa frase marketing che usano tutti, dicendo cioè “il modello migliore di sempre”, è chiaro che l’evoluzione in questo senso è palpabile, a tratti più simile ad una rivoluzione, se consideriamo il cambio di forma e l’aumento di qualità e funzionalità.
Il tutto all’interno di un prodotto che, forse, rispetto ai precedenti conserva solo il nome e anzi, per molti versi va a insidiare il mercato del modello Pro, che a questo punto Razer dovrebbe aggiornare a stretto giro perché per molti versi è uguale a questo, mancando però dell’illuminazione.
La durata della batteria varia da più di 30 con LED e Cancellazione del rumore spenti, incluse quattro ricariche della culla, a 20 ore con tutto acceso, con 4 ore di riproduzione musicale per sessione e sempre 4 ricariche della culla, dati che noi avvalliamo, anche se forse con tutto acceso la prospettiva è più tirata.
Considerata la qualità audio, l’estrema comodità, le caratteristiche accessorie come i LED, la cancellazione attiva del rumore e la possibilità di attivare la modalità a bassa latenza, le nuove Razer HammerHead True Wireless 2021 si aprono al mercato in una posizione sicuramente importante, perché esistono pochi modelli che possono pareggiare tutto questo, a memoria di chi scrive nessuno con i LED paragonabili a quelli di Razer.
A guardare bene le cuffie non sono perfette, perché manca la possibilità di sincronizzarsi con più Device memorizzati e seppure gli auricolari possano essere usati anche uno alla volta, per l’uso dell’App di supporto serve che entrambi siano fuori dalla culla, ma potrebbero essere questi aspetti del tutto secondari per chi invece cerca una qualità audio importante in un look coinvolgente ad un prezzo stranamente conveniente considerata la concorrenza e la media dei prezzi della casa madre.
Pro:
• Qualità audio importante
• Illuminazione Chroma
• Modalità a bassa latenza
• Cancellazione attiva del rumore
Contro:
• Si collegano ad un solo dispositivo
• L’utilizzo di un solo In-Ear è migliorabile
Prezzo:
• 139,99 Euro
Razer HammerHead True Wireless 2021 sono disponibili nel sito della casa madre, ma si trovano comodamente anche su Amazon. Rimangono a listino, per il momento, il primo modello (che si propone adesso ad un prezzo più conveniente) e la versione più economica Razer HammerHead True Wireless X.