Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha annunciato che l’azienda intende investire 80 miliardi di dollari nel prossimo decennio per creare una “mega” fabbrica per la produzione di chip in Europa.
Gelsinger ha annunciato l’investimento nell’ambito della IAA Mobility di Monaco, annuale motor show dedicato al settore automotive che si svolge in Germania. L’industria automobilistica europea e degli Stati Uniti è duramente colpita dalla carenza di chip, un problema che sta mandando al tappeto il settore, con nomi come Ford e Nissan costrette a ridimensionare la produzione per penurie di semiconduttori.
«Siamo sulla buona strada per risolvere la carenza di chip a livello globale, ma è stata dimostrata la criticità dei semiconduttori, l’impatto sulla catena di approvvigionamento e la fragilità della supply chain», ha dichiarato Gelsinger, affermando che Intel può contribuire a risolvere i problemi producendo più chip.
Gelsinger ha riferito dell’intenzione di Intel di creare una “mega” fab, una fonderia per la produzione dei chip, in Europa, con lavori che dovrebbero essere completati entro la fine del prossimo anno. L’a.d. di Intel ha anche riferito che specifiche strutture dell’azienda in Irlanda sono disponibili per le case automobilistiche.
Intel ha in precedenza annunciato un investimento di 7 miliardi di dollari per raddoppiare la capacità produttiva degli impianti irlandesi e offrire anche con questi il processo produttivo a 7nm. Gli occhi sono puntati anche verso piani della Commissione europea che a marzo di quest’anno ha presentato una strategia (il piano “2030 Digital Compass”) stabilendo l’obiettivo della produzione di chip all’avanguardia a livello globale entro la fine del decennio, al fine di ridurre la dipendenza da fornitori non europei.
«Nel 1990 i chip prodotti in Europa rappresentavano il 44% dell’industria mondiale dei semiconduttori, ora rappresentano il 9%» ha spiegato Gelsinger, evidenziando che il declino tuttora in corso. «È qualcosa di urgente per ogni aspetto del futuro digitale, tutto in esecuzione grazie ai semiconduttori; siete sul punto di perdere il controllo su una delle più importanti tecnologie per l’economia e anche per la sicurezza dell’Europa».
Intel aveva accennato alla possibilità di costruire una fabbrica di processori in Europa già a giugno di quest’anno. Possibili location sarebbero state individuate in Germania, Paesi Bassi, Francia e Belgio. L’azienda punta al sostegno finanziario dell’UE, spiegando che ogni fab costa sui 10 miliardi e che l’azienda intende spendere 80 miliardi nei prossimi dieci anni, una scelta presentata come in grado di fungere da catalizzatore per l’industria dei semiconduttori nel suo complesso.
Parlando di fronte a un pubblico prevalentemente tedesco, Gelsinger ha sottolineato come la Germania sia pioniera nella regolamentazione dei eicolo autonomi (AV) , citando la legge approvata all’inizio di quest’anno che consente l’offerta di servizi AV commerciali senza conducente. La nuova legge consente a Mobileye (controllata di Intel) di rendere operativo a partire dal 2022 un servizio di taxi a guida autonoma in collaborazione con l’azienda tedesca Sixt SE, basata a Monaco di Baviera. Intel e Mobileye sono convinte che i veicoli a guida autonoma avranno successo nei luoghi che presentano il giusto quadro normativo e che l’iniziativa della Germania rappresenta un forte punto di riferimento per altri paesi al fine di consentire all’industria di muoversi verso una guida pienamente autonoma.
Intel ha recentemente presentato le nuove architetture di due core per CPU x86, di due SoC per data center, due GPU dedicate e una architettura multicore ibrida ad alte prestazioni per i computer client.
Per tutti gli articoli di macitynet che parlano di Intel si parte da questa pagina.