Google Meet ne ha proposti aggiornamenti, piccoli e grandi, da quando è iniziata la pandemia. Probabilmente perché è diventato uno degli strumenti di comunicazione più efficienti e utili in questo particolare contesto storico. L’ultima delle novità, per quanto possa sembrare piccola, è in realtà davvero utile: l’app dirà presto quando l’utente sta creando un’eco nella chiamata.
Lo ha annunciato Google in via ufficiale sul proprio blog lunedì. In questo momento, è difficile per i partecipanti sapere se stanno generando un eco nella conversazione, a meno che gli altri non ci interrompano durante una chiamata per farlo presente. I nuovi avvertimenti proattivi di Google, invece, faranno in modo che chi sta parlando si accorga immediatamente se viene generato un fastidioso eco agli altri partecipanti, così da intervenire il prima possibile.
Google afferma che Meet controlla già l’audio per rimuovere l’eco, ma non può tenere conto di tutte le configurazioni di altoparlanti e microfoni desktop presenti nelle postazioni dei partecipanti. Al momento, dunque, è impossibile correggere il ritorno dell’audio nella chiamata per tutte le configurazioni.
Il nuovo avviso eco viene visualizzato sia come punto rosso sull’interfaccia di Meet, che come notifica e avviso di testo. Facendo clic sulla notifica vengono forniti i passaggi per correggere l’eco, che includono la disattivazione del microfono, l’abbassamento del volume dell’altoparlante o il passaggio alle cuffie.
Google afferma che i nuovi avvisi di eco sono ora disponibili per i clienti di Google Workspace e G Suite Basic e Business. L’implementazione richiederà fino a 15 giorni per essere completata. Gli avvisi sono attivi per impostazione predefinita e non richiedono alcun intervento da parte dell’amministratore per essere abilitati.
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