Sta aumentando il numero di dipendenti Apple che decidono di abbandonare la multinazionale per altri impieghi, in particolare per quanto riguarda i team Apple che si occupano di iCloud, Salute e intelligenza artificiale: la segnalazione arriva non a caso da Mark Gurman, il giornalista statunitense che grazie ai suoi agganci in Cupertino è sempre tra i primi ad anticipare futuri piani e prodotti Apple.
Nella sua ultima newsletter in cui prevede l’arrivo dei MacBook Pro M1X a novembre, Gurman segnala anche l’abbandono di due dirigenti chiave dei team Apple che si occupano di iCloud, Salute e AI. Si tratta di Emily Fox, responsabile della ricerca AI per la Salute che lascia Apple per il mondo universitario, oltre che di Ruslan Meshenberg, uno dei responsabili dell’infrastruttura iCloud di Apple, ex dipendente Netflix che ora lascia Cupertino per approdare in Google.
Anche se vengono forniti dettagli esclusivamente per i due dirigenti sopracitati, la segnalazione indica un sensibile incremento delle dimissioni di dipendenti nei dipartimenti indicati. Lo stesso giornalista offre tre scenari possibili per spiegare quanto sta accadendo, di cui uno solo positivo per Apple, come rileva 9to5Mac. In sostanza da diversi mesi a questa parte Apple ha incrementato in modo inusuale l’assunzione di ingegneri provenienti da Netflix, Amazon, Google e anche da altre società, per questa ragione risulterebbe naturale che a una ondata di numerose nuove assunzioni segua un’altra ondata di dimissioni e licenziamenti.
L’ipotesi più pessimistica si ricollega alla controversia circa il rientro al lavoro in ufficio programmato per settembre, annunciato da Apple quando la situazione della pandemia era in miglioramento. La scelta non è condivisa da numerosi dipendenti che si sono opposti, richiedendo all’azienda maggiore flessibilità per il lavoro smart da casa. Sulla questione è intervenuta anche Deirdre O’Brien, responsabile dei negozi Apple Store oltre che del personale, sottolineando l’importanza della collaborazione in presenza all’interno di Apple «Essenziale per la nostra cultura e il nostro futuro»
«Se ci prendiamo un momento per riflettere sui nostri incredibili lanci di prodotti lo scorso anno, i prodotti e l’esecuzione del lancio sono stati costruiti sulla base di anni di lavoro che abbiamo svolto quando eravamo tutti insieme di persona». Sembra comunque che con l’aumentare dei casi e le preoccupazioni sulla variante Delta Apple avrebbe posticipato di un mese il ritorno dei dipendenti negli uffici.
La terza ipotesi, anche questa negativa per Cupertino, è forse quella più realistica: in sostanza dipendenti e dirigenti dei team Apple che si occupano di iCloud, Salute e IA sarebbero meno ottimisti circa il proprio lavoro. Gurman rileva che Apple ha grandi ambizioni per rinnovare la propria infrastruttura cloud obsoleta ma, escludendo il lancio di iCloud+, queste novità e cambiamenti sono probabilmente ancora lontani nel tempo.
Stesso discorso per la divisione Intelligenza Artificiale che non è ancora riuscita a sfornare un rinnovo completo di Siri, il primo assistente digitale vocale arrivato sul mercato, ma poi superato su quasi tutti i fronti da Amazon Alexa e Assistente Google. Infine Gurman segnala anche trascorsi problemi interni per il team Salute di Apple. Ricordiamo che nella stessa newsletter il giornalista USA prevede presentazioni multiple di Apple in autunno per le numerose novità in arrivo e la disponibilità dei nuovi MacBook Pro M1X per il mese di novembre.