Apple è sempre stata paricolarmente sensibile ed è in prima linea contro gli abusi sui minori e la pedopornografia: secondo un esperto di sicurezza la società sta per introdurre un nuovo sistema in grado di rilevare la presenza di foto di abusi sui minori presenti nelle librerie fotografiche degli utenti iPhone.
Già da tempo è noto che Apple scansiona le foto iCloud contro gli abusi sui minori e dettagli sul funzionamento di questa tecnologia sono noti fin da febbraio dello scorso anno. Non solo: Apple insieme a tutti i principali colossi hi-tech USA fa parte di una coalizione che fin dal 2006 sviluppa progetti a favore dei minori con l’impiego delle più recenti e sofisticate tecnologie.
Per tutte queste ragioni l’anticipazione di un annuncio imminente di Cupertino in questo ambito non sorprende, anzi. Secondo l’esperto di sicurezza e crittografia Matthew Green, professore della Johns Hopkins Information Security Institute, Apple introdurrà una nuova tecnologia di foto hashing in grado di funzionare direttamente sugli iPhone degli utenti per scansionare la libreria di immagini per individuare foto di abusi sui minori, materiali che in inglese vengono indicati con la sigla CSAM, dalle iniziali di Child Sexual Abuse Material. Nel suo post pubblicato su Twitter nelle scorse ore indica che l’annuncio di Apple potrebbe già avvenire entro venerdì 6 agosto.
I’ve had independent confirmation from multiple people that Apple is releasing a client-side tool for CSAM scanning tomorrow. This is a really bad idea.
— Matthew Green (@matthew_d_green) August 4, 2021
L’esperto infine rileva che per ora il piano di Apple è quello di introdurre un sistema di rilevamento di materiali pedopornografici funzionante direttamente sugli iPhone degli utenti, ma ipotizza che potrebbe essere solo l’inizio, con la successiva introduzione di tecnologie e sistemi in grado di rilevare la presenza di foto e materiali di abusi sui minori in tutto il traffico in entrata e uscita da iPhone. Questo implica che la sorveglianza e il rilevamento di Apple contro la pedopornografia potrebbe spingersi fino ai sistemi di di messaggistica crittografati, una delle richieste principali da parte delle forze dell’ordine in tutto il mondo.
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