La Commissione europea ha approvato l’uso dello spettro radio nelle frequenze 5 945 e 6 425 MHz per l’implementazione di sistemi di accesso senza fili, comprese le reti locali in radiofrequenza (WAS/RLAN), uno spettro supplementare che dovrebbe permettere di disporre degli ampi canali necessari per vaire applicazioni (tra cui la videoconferenza, il download di mezzi di comunicazione, la telemedicina, l’apprendimento e i giochi online, la realtà aumentata e la realtà virtuale) che necessitano di un’ampia larghezza di banda per raggiungere velocità dell’ordine dei gigabit.
Tali applicazioni sono diventate sempre più importanti nel contesto della crisi generata dal coronavirus. Il quadro normativo (qui i dettagli) è applicabile alle apparecchiature WAS/RLAN che operano nella banda di frequenze 5 945-6 425 MHz, vale a dire nella parte inferiore della banda di frequenze 6 GHz, dovrebbe migliorare la connettività senza fili nell’Unione e consentire al mercato interno di beneficiare di una risorsa di spettro potenzialmente disponibile a livello mondiale, generando così grandi economie di scala per i fabbricanti di apparecchiature.
L’esistenza di un quadro normativo armonizzato comporterà una riduzione degli ostacoli all’accesso allo spettro che faciliterà la diffusione su larga scala di dispositivi e punti di accessointeroperabili, i quali dovrebbero costituire un’importante infrastruttura di connettività per i servizi che integrano servizi di internet mobile forniti dagli operatori di reti mobili.
Tra le novità del WiFI 6E, 7 nuovi canali canali a 160 MHz che garantiscono la possibilità di accedere a connessioni definite “multigigabit”, in altre parole in grado di offrire più di 1 Gigabit di banda – a bassa latenza. Importanti anche le novità legate al congestionamento, dal momento che – a parità di condizioni – è possibie gestire un maggior numero di dispositivi senza che questi creino interferenze tra loro ( è possibile possono posizionare sino a 7 access point in un ambiente senza che quest’ultimi interferiscano l’uno con l’altro).
probabile che alcuni paesi (soprattutto la Germania) aggiornino prima di altri le locali normative di riferimento. Negli Stati Uniti e in Asia, molti paesi hanno già cominciato a utilizzare lo spettro di 1,2 GHz nella bande a 6 GHz. In Europa, saremo (per ora) limitati allo spettro di 480 MHz.
Indiscrezioni circolate nei mesi passati riferiscono che gli iPhone 13 supporteranno il WiFi 6E. Tutti gli articoli che parlano di Wi-Fi 6, dispositivi inclusi, sono disponibili da questa pagina di macitynet.