Ha avuto i suoi tre minuti di gloria durante la WWDC21, ma le potenzialità sono enormi: la nuova funzione di continuità tra i dispositivi che Apple chiama Controllo Universale permette di usare una sola tastiera e un solo trackpad (o un mouse) per controllare più dispositivi contemporaneamente.
Per capire come funziona basta rivedere la dimostrazione che mette in piedi Craig Federighi durante l’evento di ieri sera (al minuto 1:25:05 circa): in pratica è sufficiente spostare il cursore verso il bordo di un dispositivo per farlo “saltare” all’interno dello schermo di quello adiacente, e a quel punto controllarne l’interfaccia tramite mouse e tastiera.
Lo si può fare ad esempio usando il trackpad del MacBook per “entrare” dentro iPad alla sua destra e l’iMac alla sua sinistra, oppure si possono usare gli accessori esterni come Magic Keyboard e Magic Mouse di Apple connessi all’iMac per controllare gli altri due dispositivi. Ma questa funzione non si limita soltanto al controllo di tutti i dispositivi Apple attraverso due soli dispositivi di input, perché comprende anche la condivisione dei file presenti su uno o sull’altro.
L’utente può cioè selezionare un disegno che ha fatto su iPad e importarlo in un documento che sta scrivendo sul computer semplicemente trascinandolo da uno all’altro, portando così la produttività sui dispositivi Apple a un livello superiore. In questo modo infatti non serve più auto-inviarsi i file tramite un’app di messaggistica come Telegram oppure caricarli su un servizio cloud come Dropbox, perché tutti i dispositivi di proprietà dello stesso utente sono collegati tra loro in un modo che non si era mai visto prima, sfruttando cioè le tecnologie di AirDrop in maniera ancora più intuitiva.
Controllo Universale sarà disponibile su tutti i dispositivi aggiornati alle nuove versioni dei sistemi operativi presentati ieri, quindi serve iOS 15 su iPhone, iPadOS 15 su iPad e macOS 12 Monterey su Mac e soprattutto, non richiederà alcuna configurazione perché basta che i dispositivi che si desidera controllare siano abbastanza vicini (entro i 10 metri, con Bluetooth, Wi-Fi e modalità HandOff attivi, oppure collegando iPad al Mac tramite cavo): ovviamente devono essere associati allo stesso Apple ID e dev’essere attiva l’autenticazione a due fattori. Chiaramente non sono compatibili tutti i dispositivi perché serve un hardware abbastanza recente per poter gestire la potenza di calcolo necessaria per far funzionare il tutto in maniera fluida e performante.
Apple scrive che sono compatibili tutti i MacBook e i MacBook Pro prodotti dal 2016 in poi, i MacBook Air da 2018 in avanti, gli iMac 2017 e successivi, gli iMac 5K Retina 27″ di fine 2015, tutti gli iMac Pro e i Mac mini prodotti dal 2018 in poi. Per quanto riguarda iPad, funzionerà con qualsiasi iPad Pro, ma anche con gli iPad Air dalla terza generazione in su, gli iPad di sesta generazione e successivi e gli iPad mini dalla quinta generazione in poi.
Per conoscere tutte le novità di macOS Monterey potete leggere questo articolo. Per sfogliare tutti gli articoli che riguardano gli annunci fatti durante la WWDC21 potete invece fare riferimento a questa sezione del nostro sito.