Non solo film e serie TV, Netflix punta anche ai videogiochi. La società, tra i pionieri dei servizi televisivi in streaming, starebbe pensando di espandere il proprio mercato anche a quello videoludico che, a detta di un portavoce dell’azienda durante una intervista rilasciata al Polygon, piace molto agli abbonati.
«I nostri membri apprezzano la varietà e la qualità dei nostri contenuti. E’ per questo che abbiamo costantemente ampliato la nostra offerta: dalle serie TV ai documentari, passando per i film, originali e in lingua locale, fino ai reality TV. I nostri abbonati si divertono molto anche a interagire direttamente con le storie che amano, ad esempio attraverso gli spettacoli interattivi come “Bandersnatch” e “You v. Wild”, oppure con i giochi basati su “Stranger Things”, “La Casa de Papel” e “To All The Boys”. Perciò siamo contenti di poter fare sempre di più con l’intrattenimento interattivo».
Netflix avrebbe contattato alcuni dirigenti veterani dell’industria dei videogiochi per trovare la migliore strategia per l’espansione in questo settore, secondo alcune indiscrezioni riportate dal The Information. Ciò non sorprende visto che quello dei servizi in streaming è un settore in rapida ascesa e l’azienda può contare su una lunga esperienza, quantomeno per quella che riguarda la trasmissione degli spettacoli televisivi. Rimane invece più difficile definire quel che ci si potrebbe aspettare nell’ottica dei videogiochi.
Tra gli esempi citati dal portavoce c’è ad esempio “Bandersnatch”, un film interattivo pubblicato su Netflix il 28 dicembre 2018 e pensato come parte del franchise di “Black Mirror”, in cui in vari punti viene chiesto allo spettatore di effettuare una scelta che influisce sulla trama: si hanno dieci secondi a disposizione, dopodiché viene presa una decisione predefinita, e una volta finita la visione, allo spettatore viene data l’opzione di tornare indietro e fare una scelta diversa.
Questo tipo di “intrattenimento interattivo” viene accostato anche a quello dei videogiochi basati su “Stranger Things” ed altri spettacoli TV che non si discostano poi molto da quel che sta cominciando a fare anche Apple ad esempio con “For All Mankind”, dove alla serie televisiva è stato recentemente affiancato un videogioco in realtà aumentata e un podcast con cui approfondire i vari temi trattati dagli episodi.
Le nuove tecnologie insomma permettono di andare oltre la semplice visione di un film o di una serie proprio grazie a strumenti come questi, con cui è possibile indagare e aggiungere dettagli alla storia che non passano per il singolo episodio e dove coinvolgono lo spettatore in prima persona. Il fatto che Netflix dichiari di voler fare di più in quest’ottica, oltre al fatto che nel frattempo pare stia chiedendo aiuto ad alcuni veterani del settore videoludico, lascia pensare che la direzione che si intende seguire sia proprio questa.
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