Warren Buffet – l’imprenditore ed economista statunitense soprannominato «oracolo di Omaha» per la sua sorprendente abilità negli investimenti finanziari e nel predire guadagni e perdite – ha chiamato “fantastico manager” Tim Cook, definendo il CEO di Apple “uno dei migliori al mondo” nel corso dell’ultimo meeting con gli azionisti della sua holding, Berkshire Hathaway.
Sabato 1° maggio a Buffett sono state fatte domande dagli azionisti su Berkshire Hathaway e relativi investimenti. Una delle domande – riferisce Appleinsider – ha riguardato perché la società di investimenti avesse venduto alcuni titoli ordinari di Apple, pur essendo considerata da sempre il gioiello preferito di Berkshire (a gennaio Buffett, pur dichiarando che non avrebbe mai venduto azioni Apple, ha deciso di vendere 800 milioni di dollari di azioni della Casa di Cupertino).
Buffett ha lodato Apple, spiegando che Tim Cook è stato per un periodo sottovalutato. “È uno dei migliori manager al mondo. E ne ho visti tanti di manager. Ha prodotti che le persone adorano e una base installata con tassi di soddisfazione delle persone del 99%”. Non è mancato un cenno di riferimento a Steve Jobs, evidenziando la “straordinaria attività” di Apple e sottolineando come Cook, a modo suo, ha un modo diverso di gestire l’azienda, approcci per tante modalità agli opposti, due uomini con differenti competenze e capacità.
Secondo Buffet, Cook gestisce l’attività benissimo; non può fare quello che avrebbe potuto fare Steve Jobs in termini di creazione dei prodotti ma allo stesso tempo Steve Jobs non avrebbe potuto fare quello che in tanti campi sta facendo ora Tim Cook.
All’incontro di Berkshire era presente anche il vice-presidente della holding, Charlie Munger, che ha lodato i big del mondo IT in generale e avvertito dei potenziali problemi che arrivano dalle autorità antitrust statunitensi ed europee, inconvenienti che potrebbero frenare la crescita di queste aziende. Sia Munger, sia Buffett, non sembrano troppo preoccupati dal fatto che i vari player del mondo IT stiano diventando troppo grandi. “Rappresentano un valore per il mercato, e un valore della loro civiltà”, ha spiegato Munger. “Sono enormi, e per noi è un bene”.
Per quanto riguarda la questione della vendita delle azioni Apple, Buffett ha riferito che alcune azioni sono state vendute nel 2020 ma gli azionisti hanno ottenuto comunque un aumento degli interessi percentuali perché Berkshire ha riacquistato quote. Ha ammesso che la vendita è stata “probabilmente un errore”, un passo falso.
Warren Buffet, o meglio la sua Berkshire Hathaway è ad ogni modo sempre il principale azionista dell’azienda di Cupertino con una partecipazione del 5,3% per un totale di 72 miliardi di dollari.