Apple ha appena lanciato il programma che permetterà ai suoi dipendenti degli uffici di ricevere il vaccino contro il COVID-19. Per riuscire nell’intento l’azienda sta collaborando con la multinazionale americana Walgreens Boots Alliance, che opera nel settore della distribuzione di prodotti per la salute e il benessere, mentre la registrazione sarà gestita da Apple stessa attraverso un sito web progettato appositamente per lo scopo.
E’ un passo avanti verso l’immunizzazione dei propri dipendenti di cui l’azienda ha mostrato i primi segni di solidarietà a marzo, quando ha iniziato a concedere permessi retribuiti per chi aveva bisogno di una finestra di tempo per potersi andare a vaccinare o per smaltire gli eventuali effetti collaterali. In quei giorni Apple non era ancora in grado di attuare un piano del genere, possibile soltanto adesso che la disponibilità dei vaccini negli Stati Uniti ha raggiunto una soglia accettabile per poterli garantire ad una vasta platea.
In California, dove si trovano i principali campus di Apple, a partire dal 15 aprile tutte le persone di età superiore ai 16 anni hanno diritto al vaccino contro il COVID-19. Nonostante l’ampia disponibilità di scorte però la domanda in questa zona è molto elevata e per le persone che vivono a Cupertino potrebbe essere difficile riuscire a vaccinarsi in tempi utili.
Chiaramente il programma di Apple in dirittura di arrivo è su base volontaria e, come già accaduto per i permessi di marzo, prevede anche la malattia retribuita in caso servissero dei giorni per riprendersi dai sintomi che si possono sviluppare dopo essere stati vaccinati. Per il momento molti continuano a lavorare da casa anche se, come già spiegato da Tim Cook in un’altra occasione, si prevede un graduale rientro negli uffici a partire da giugno, con la complicità dell’innalzamento delle temperature, il virus dovrebbe perdere gran parte della sua carica virale.
«Non vediamo l’ora che i nostri dipendenti tornino in ufficio perché le interazioni di persona sono essenziali per far sì che si generino nuove idee» assicura Cook. «L’innovazione non è sempre un’attività che si può pianificare: c’è bisogno di incrociarsi nel corso della giornata per poter sviluppare un’idea che si è avuta, e l’unico modo per farlo è condividendo gli stessi spazi».