Che Super Mario e Bowser fossero rivali da una vita era noto a tutti, ma che la stessa Nintendo provasse animosità per uno dei suoi stessi personaggi no: facili battute a parte, la casa di Mario sta compiendo un ulteriore passo avanti nella lotta contro gli hacker, e ha citato in giudizio Gary Bowser, leader del gruppo di hacker di Switch facente parte del Team Xecuter, per presunta violazione del copyright.
Le forze dell’ordine avevano già arrestato Bowser in autunno, ma Nintendo sperava che la causa avrebbe punito il leader sia per la violazione del copyright, che per i diversi hacking. Gran parte della causa si concentra su Bowser che, secondo quanto riferito, gestisce un “giro internazionale di pirati” e distribuisce gli strumenti di hacking orientati a Switch SX Core, SX Lite e SX Pro. Mentre alcuni critici hanno sostenuto che i bootleg sono utili per preservare i giochi, il Team Xecuter ha venduto la suite SX a scopo di lucro, qualcosa che ne danneggia le possibilità.
In caso di successo, Nintendo interromperà le operazioni di Bowser e richiederà un danno di 2.500 dollari per ogni dispositivo oggetto di traffico, per un totale di oltre 150.000 dollari come risarcimento per violazione del diritto d’autore.
La causa contro Bowser riflette la storia di Nintendo nel reprimere gli hack e qualsiasi altro strumento che potrebbe consentire la pirateria. Non è del tutto sorprendente che il colosso dei videogiochi di Kyoto sia così aggressivo contro tali operazioni, visto che Nintendo è ancora più dipendente dalle vendite di software rispetto a rivali come Microsoft e Sony, considerando che i suoi successi nelle vendite sono spesso legati agli ultimi titoli di franchise come Mario o Zelda.
Per quanto la pirateria danneggi i profitti di Nintendo, azioni legali come questa rendono chiara la sua posizione e potrebbero scoraggiare eventuali altri contrabbandieri. La notizia arriva in un momento importante per Nintendo, che dovrebbe essere al lavoro per preparare il lancio della nuova Switch Pro, anche se ad oggi non vi è alcuna ufficialità in merito.