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Spotify ha recentemente rivelato i suoi numeri per il 2015, dai quali sono emersi alcuni dati interessanti sul modello di business dell’azienda leader del mercato streaming musicale. Il fatturato di Spotify nel 2015 è stato di circa 1,95 miliardi di euro, mentre ha registrato perdite pari a 173,1 milioni di euro, mostrando le difficoltà di un’azienda che sta sì dominando il mercato ma senza essere profittevole.
L’aspetto forse più significativo dei numeri sta nella distribuzione del fatturato secondo il modello di business: solo 195,8 milioni di fatturato provengono dalla pubblicità, ovvero dalla (grande) massa di utenti non abbonati a Spotify e sui quali l’azienda scommette attraverso i ricavi pubblicitari.
Il resto del fatturato, praticamente il 90 per cento, proviene invece dalla minoranza di utenti, gli abbonati. Se consideriamo che Spotify contava a fine 2015 circa 89 milioni di iscritti, di cui 28 milioni abbonati, si deduce che il 90 per cento del fatturato di Spotify dipende dalla minoranza (il 31 per cento circa) dei suoi utenti.
Nonostante i ricavi pubblicitari siano praticamente raddoppiati in 12 mesi, è la stessa azienda ad ammettere in prima battuta una sostanziale mancanza di soddisfazione nel modello pubblicitario che “benchè scalabile, non si è mostrato profittevole”. Rispetto al 2014 infatti la fetta di torta rappresentata dai ricavi pubblicitari ha visto un modesto incremento, passando dal 9,2 al 10,1 per cento.
D’altra parte la società non ha però perso l’occasione per ribadire la sua scelta di portare avanti la duplice offerta, gratuita con pubblicità o a pagamento senza pubblicità, sostenendo che i modelli solamente ad abbonamento (come Apple Music) non si sono dimostrati scalabili; al contrario Spotify può contare sulla forza di entrambe le opzioni.
Infine, secondo i dati della International Federation of the Phonographic Industry, nel 2015 l’industria della musica in streaming avrebbe raggiunto circa 68 milioni di utenti; se i dati fossero corretti, Spotify con i suoi 28 milioni di abbonati abbonati ne coprirebbe oltre il 41 per cento. Ricordiamo che Spotify ha appena presentano il suo nuovo piano per le famiglie che ora eguaglia in prezzo e utenti quello di Apple Music.